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Austria, Kurz in testa, l'estrema destra perde 10% dopo Ibizagate

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Maria Pezzi
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 In Austria i conservatori del cancelliere uscente Sebastian Kurz arrivano in testa nelle elezioni legislative anticipate, mentre l'estrema destra dell'FPÖ subisce un crollo del 10% e scivola in terza posizione a seguito dello scandalo Ibizagate. È quanto emerge dalle prime proiezioni diffuse alla chiusura dei seggi.  Secondo le proiezioni diffuse dalla tv pubblica, l'ÖVP di Kurz otterrebbe il 37,2% dei voti, l'estrema destra FPÖ si attesterebbe al 16%, in calo di 10 punti rispetto alle elezioni del 2017, mentre al secondo posto si piazzerebbe il partito socialdemocratico SPÖ con il 22%. I Verdi, che alle legislative del 2017 non avevano superato la soglia di sbarramento del 4%, torneranno in Parlamento con un avanzamento consistente, attestandosi al 14,3%.  Per il centro-sinistra socialdemocratico, se venisse confermato il 22%, si tratterebbe del peggior risultato mai registrato. I Verdi invece risultano i grandi vincitori e per loro si tratterebbe del miglior risultato mai registrato. Quanto al piccolo partito liberale Neos, ha raccolto il 7%. Queste elezioni anticipate erano state indette dal 33enne Kurz lo scorso 18 maggio, dopo che lo scandalo Ibizagate ha travolto il partito di estrema destra FPÖ facendo implodere la coalizione che era al governo, composta appunto dai conservatori di Kurz e dall'FPÖ. Lo scandalo era scoppiato per un video, girato di nascosto nel 2017 sull'isola di Ibiza e diffuso il 7 maggio scorso, in cui si vedeva il leader dell'FPÖ, Heinz-Christian Strache, proporre appalti pubblici a quella che riteneva una oligarca russa, in cambio di fondi occulti. Strache si dimise da vicecancelliere nonché dalla guida del partito. Da allora l'Austria è stata guidata da un governo ad interim al cui timone c'è la magistrata Brigitte Bierlein.

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