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Turchia, esercito di Erdogan verso Kobane. Le truppe siriane si muovono: sull'orlo della guerra internazionale

Stefano Boffa
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La Turchia si appresta ad attaccare Kobane. Le milizie arabe filo-turche e l'esercito di Ankara stanno per sferrare l'offensiva verso la città-simbolo della resistenza curda, dopo essere entrati nel Nord della Siria a Ovest del fiume Eufrate, una zona che era già controllata dalla Turchia. Nel frattempo, però, sull'altro fronte, non restano inermi: Assad e i curdi hanno trovato un accordo per respingere l'avanzata di Ankara. L'esercito curdo-siriano è giunto al confine entrando nella città di Tel Tamer, dove con molta probabilità ci sarà il confronto con le forze armate turche. Lo scopo di questo dispiegamento di forze, oltre a quello di respingere l'assalto turco, è anche quello di riconquistare le città siriane finite in mano ai turchi, come nella fattispecie Afrin e Suluk, ed è spiegato in un post su Facebook dei curdi delle Forze democratiche siriane (Fds). Leggi anche: Siria, gli islamici filo-turchi uccidono la leader curda Hevrin Khalaf. Orrore: stuprata e lapidata La resistenza curdo-siriana, però, potrebbe avere più problemi del previsto: la Russia, secondo quanto annunciato dal presidente turco Reçep Erdogan, avrebbe dato l'ok ad Ankara per poter attaccare Kobane. Il presidente turco ne avrebbe anche approfittato per lanciare delle pesanti frecciatine nei confronti della cancelliera tedesca Angela Merkel e del Primo Ministro britannico Boris Johnson: "Nei nostri colloqui ho capito che c'è una seria disinformazione. Starete dalla parte del vostro alleato Nato, o dalla parte dei terroristi? Ovviamente loro non possono rispondermi a questa domanda retorica". In Europa ancora confidano nel dialogo per risolvere la contesa, ma ormai le forze armate sono già scese in campo e la decisione di Italia e Francia di bloccare l'export di armi verso Ankara potrebbe non bastare.

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