Cerca
Logo
Cerca
+

Coronavirus, il misterioso rogo ad Hong Kong: in fiamme l'ospedale per la quarantena

Davide Locano
  • a
  • a
  • a

Allora, c'è da fare un po' il punto su questo cosiddetto coronavirus, questa super influenza che viene dalla Cina e sta spaventando il mondo intero, fra preoccupazioni fondate ed esagerazioni paranoiche. Le vittime accertate dalle autorità di Pechino sono finora 56, circa duemila i contagiati. E le notizie provenienti da laggiù, in effetti, non sono del tutto tranquillizzanti. Il sindaco di Wuhan, la città della Cina centrale da cui pare sia partito il contagio, ha comunicato che, in base ai calcoli degli esperti, si aspetta che gli infettati arrivino presto a un migliaio. Che sembrano tanti, ma bisogna anche considerare che la città in questione conta 11 milioni di abitanti. Leggi anche: Coronavirus, il medico-eroe di Wuhan stremato muore d'infarto Peraltro, il ministero della Sanità cinese ha ammesso che «il virus pare rafforzarsi» e sono in aumento i «segnali di trasmissibilità»: forse si riferisce al fatto che il virus può essere diffuso anche da portatori sani, cioè che non danno segni di malattia. E questo è ovviamente un problema. Le autorità di Pechino hanno anche annunciato il divieto di commercio di animali selvatici - si sospetta che il virus provenga per l' appunto da animali, i quali l' avebbero passato all' uomo: un divieto per la verità tardivo (e poi, sarebbe l' ora di vietarlo sempre, visto che è noto come, in Cina, non sia davvero regolato da norme igieniche che ne garantiscano la sicurezze, per gli uomini e per le stesse bestiole). Ma c' è anche una buona notizia: sarebbe stato isolato, infatti, ilprimo ceppo dell' infezione, cosa che potrebbe velocizzare la messa a punto di un vaccino. Nel resto del mondo la cosa continua a far discutere e dibattere e intimorire, ma per ora di problemi effettivi ce ne sono stati punto. Clamoroso quel che è accaduto a Hong Kong, città da tempo scossa dalle proteste di coloro che pretendono maggiore autonomia da Pechino: è stato letteralmente assaltato e dato alle fiamme l' edificio che era stato designato per ospitare in quarantena le persone sospettate di essere state contagiate. la protesta sarebbe partita dai residenti del quartiere,preoccupati per l' eventuale vicinanza con i malati - ma è più che altro l' ennesimo segno della tensione che si respira per una situazione sociale e politica divenuta, per molti abitanti dell' ex colonia britannica tornata sotto il controllo della Cina, insopportabile. Da registrare inoltre il primo infettato in Canada e un altro in California, che rappresenta il terzo caso accertato negli Stati Uniti- Il ministero della sanità francese ha invece confermato che oltralpe i casi conclamati sono tre, una decina quelli posti sotto controllo medico. E in Italia? La Farnesina ha comunicato che la situazione degli italiani residenti a Wuhan è «abbastanza tranquilla». Negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino sono stati intensificati i controlli - nello scalo lombardo sarà allestita una task force di medici che sottoporranno ad analisi i passeggeri provenienti da zone considerate a rischio. Sia a Milano sia a Roma le comunità cinesi hano deciso di annullare le colorate parate previste in occasione del Capodanno cinese, in programma il prossimo 2 febbraio. Pure il Papa ha accennato alla cosa, augurandosi che «il Signore sostenga l' impegno per combattere l' epidemia». E allora, che Dio ce la mandi buona. di Filippo Manfredini

Dai blog