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Sarkò difende la sua Carlà

"Non c'entra con il mio malore"

Dario Mazzocchi
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Fortuna che si trattava di un semplice affaticamento, al quale porre rimedio con un po' di sana vacanza, lontano dallo stress dell'Eliseo e della politica. Ma l'incidente occorso al presidente francese Nicolas Sarkozy domenica scorsa, quando venne trasportato in ospedale in seguito alla quotidiana dose di jogging, è diventato un affare di Stato. I maliziosi – o semplicemente i soliti malintenzionati – hanno tirato in ballo la dolce consorte, la mezza italiana / mezza francese Carla Bruni: chissà quei due che cosa combinano, chissà che vita mondana che fanno e via con altri commenti del genere. Una coppia domestica - Oggi Nicolas è partito all'attacco: io e Carlà siamo una coppia che definire domestica è fin troppo poco. Alcuni commentatori nelle scorse ore avevano ripercorso la pazze notti della Première Damme ai tempi in cui frequentava le rock star Mick Jagger ed Eric Clapton. Ma oggi non è più così: “Francamente, mia moglie ed io non usciamo mai la sera, non partecipiamo a feste, io non bevo, come ben sapete, non fumo sigarette, anche se ogni tanto cedo alla tentazione di un sigaro, e quindi non ho bisogno di un cambiamento considerevole del mio stile di vita”, ha dichiarato Sarkozy ai giornalisti. Non è quindi il caso, per l'inquilino dell'Eliseo, di gettare scompiglio nella sua vita spartana: “Ho semplicemente bisogno di riposarmi”. Ovviamente, le parole non sono bastate, perché le supposizioni continuano a rincorrersi. Il caso della personal trainer - La Bruni è finita al centro del dibattito perché a lei si attribuisce il merito (o demerito?) di aver imposto al marito di essere per forza in forma, al punto da assegnargli un personal trainer. È impossibile dimenticare, a proposito, Julie Imperiali, la maestra di ginnastica che lo scorso gennaio rivelò di aver messo nero su bianco un programma personale per il capo di Stato transalpino che mirava al miglioramento dei movimenti pelvici. La Imperiali venne allontanata con garbo quando ormai la frittata era stata fatta. Speedy Sarko - In Francia, d'altra parte, da tempo hanno coniato il soprannome Speedy Sarko: sia per il temperamento dimostrato ai tempi in cui ricopriva il ruolo di ministro degli Interni, sia per i numerosi scatti che lo vedono ritratto alle prese con una partitella di calcio o di rugby, una bicicletta da corsa e, addirittura, un cavallo bianco e molto bonapartiano tra la campagna della Camargue in occasione della campagna elettorale per le Presidenziali. Correva l'anno 2007, Sarkozy era “sposato” con l'autoritaria Cecilià. Poi è arrivata la Bruni e, da allora, chissà che combinano quei due quando cala il sole.

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