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Violenti scontri in Nigeria

Uccisi 600 ribelli islamici

Dario Mazzocchi
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Scontri furiosi sono scoppiati in Nigeria nel corso delle ultime ore: durante alcuni raid che hanno martellato i quartieri di Maiduguri, l'esercito ha ucciso il numero due del gruppo islamico Boko Haram (“L'educazione occidentale è peccato”), Abubakar Shekau, e circa duecento estremisti islamici alla periferia della città, nel nordest del Paese. “Il numero due dei talebani è stato ucciso stamattina assieme a 200 miliziani dall'esercito nigeriano che lo inseguiva nell'area di Newmarke”, hanno detto alcune fonti della polizia. L'esercito sin dalle prime ore di questa mattina ha bombardato diversi quartieri di Maiduguri, dopo una notte di raid con armi pesanti e leggere. Un giornalista locale da parte sua ha detto di aver contato i corpi di circa 70 militanti islamici sparsi intorno ad una moschea, sempre a Maidaguri. All'interno di una casa ce ne erano altri 20. Il bilancio dei combattimenti cominciati domenica e che hanno interessato quattro stati settentrionali della Nigeria arrivava ieri a 300 morti, secondo cifre della polizia. Oggi il bilancio ha raggiunto quota 600. La conferma è stata data anche dall'inviato della tv araba Al Jazeera. L'offensiva avviata dall'esercito governativo ha come obiettivo quello di assumere il controllo delle moschee dove sono presenti i militanti estremisti. “Fino a ieri gli scontri si limitavano all'uso di armi leggere - spiega l'emittente araba - dopo invece abbiamo sentito l'uso di armi pesanti e visto gli elicotteri dell'esercito bombardare i covi degli islamici ed in particolare la moschea dove è presente il loro leader, Mohammed Yusuf”. Sembra che il capo del gruppo sia riuscito a scappare con alcune centinaia di militanti. Proprio per evitare la fuga di altri miliziani islamici, i militari hanno sigillato la zona non permettendo a nessuno di entrare o uscire dalle province settentrionali del Paese.

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