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Iran, polizia contro i cortei

Scontri al cimitero: arresti

Silvia Tironi
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Il giorno di Neda, simbolo delle vittime degli scontri  del 20 giugno scorso in Iran è stato macchiato di sangue. Nuovi scontri sono scoppiati tra la polizia e i sostenitoridell'opposizione, che da tempo contestano la regolarità delle recenti elezionipresidenziali. I raduni sono stati vietati dal regime, ma gli organizzatorihanno ritenuto di procedere in qualsiasi caso. Diverse le tappe della manifestazione dei pro-Moussavi. Prima il cimitero di Behesht-eZahra, nel sud di Teheran, dove sono sepolti Neda Agha-Soltan e altrigiovani uccisi nella manifestazioni del 20 giugno, e la grande moschea 'Mosallah' di Teheran: in quest'ultimo luogo, dove le autorità avevano vietato una commemorazione delle vittime delle violenze post-elettorali, la polizia è intervenuta con lanci di lacrimogeni. Secondo alcuni testimoni le autorità sono intervenute per bloccare i dimostranti che stavano dando alle fiamme alcuni cassonetti. E la situazione non è stata meno pesante neppure questa mattina al cimitero di Neda: la folla  ha lanciato pietre contro la poliziache aveva circondato il leader del opposizione Mehdi Karrubi al suoarrivo per la commemorazione delle vittime degli scontri seguiti allepresidenziali del 12 giugno. Gli agenti hannopicchiato con bastoni, manganelli e cinture le persone che si eranoraccolte nel camposanto. Secondo alcuni testimoni citati dalle agenzieinternazionali di stampa, la polizia avrebbe anche compiuto diversiarresti. Tra le persone finite in manette ci sarebbero anche i registi MahnazMohammadi e Jaafar Panahi. A dare la notizia è stato il sito per i diritti delle donne Women's Field.Mohammadi è una giovane regista di documentari, mentre Panahi vinse ilLeone d'Oro a Venezia nel 2000 con il film Il cerchio e l'Orso d'argento al Festival di Berlino del 2006, oltre che di premi minori a Cannes e Locarno. Alla commemorazione per Neda c'erano anche i leaderdell'opposizione Mir Hossein Moussavi e Mehdi Karrubi i quali,aggirando il divieto delle autorità iraniane, avevano deciso diraccogliersi in preghiera sulle tombe. Gli agentihanno costretto Moussavi a lasciare il cimitero appena arrivato: il leader politico era riuscito a scenderedall'auto, accolto dagli slogan festosi dei manifestanti ("Ya Hossein!Mir Hossein!"), e a camminare fino alla tomba di Neda. "A Moussavi -hanno rivelato alcuni testimoni - non è stato permesso di recitare iversi del Corano: è stato immediatamente circondato da agenti inassetto anti-sommossa che lo hanno ricondotto alla sua auto». Non sonomancati i tafferugli: «Altre persone che si erano raccolte al cimiterohanno circondato la sua auto, tentando di non farlo andar via. Ma lapolizia ha cominciato a spingere gli attivisti dopodiché Moussavi èripartito".

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