Betlemme, Fatah a congresso:
"Hamas, golpisti corrotti"
Vent'anni dopo la sua ultima convocazione nel 1989 aTunisi, si e' aperto oggi a Betlemme il sesto Congresso del Fatah, sotto la presidenza di Abu Mazen (Mahmud Abbas). Per tregiorni i circa 2.260 delegati dovranno rinnovare i quadri direttivi di questaorganizzazione e formulare un nuovo programma politico. Intanto Abu Mazen cogliel'occasione per attaccare Hamas, cherappresenta il suo primo vero nemico politico: il leader palestinese hadenunciato come "golpisti e corrotti" i rivali della fazioneislamico-radicale di Hamas, al potere nella Striscia di Gaza. Rivolgendosi allagente di Gaza, Abu Mazen ha assicurato che comunque "la Palestina resteràunita" e ha aggiunto: "Noi non permetteremo ad Hamas di distruggerel'unità" del popolo palestinese. I lavori saranno seguiti congrandissimo interesse oltre che dai palestinesi anche da Israele e dai maggioriattori internazionali per i loro possibili riflessi sulle prospettive di unasoluzione negoziata del conflitto israelo-palestinese. I delegati dovrannoeleggere i 21 membri del Comitato Centrale e i 120 membri del ComitatoRivoluzionario. Dietro le quinte è già in corso un'aspra lotta tra i membridella vecchia guardia, che si è formata in esilio e che ha finora controllatole leve del potere, e della generazione più giovane, formatasi sottol'occupazione israeliana e protagonista della prima e anche della secondaintifada. Il programma politico - Il congressoè un test critico per il presidente dell'Anp Abu Mazen (Mahmud Abbas) che dovràconvincere i palestinesi innanzi tutto - ma anche Israele e Stati Uniti - cheal-Fatah non è una forza politica fossilizzata e consumata dall' esercizio delpotere, ma che è anzi dinamica e in grado di realizzare accordi di pace. Lascissione di Gaza resta per Abu Mazen il problema n. 1. Per rafforzare AbuMazen, Israele ha autorizzato l'ingresso in Cisgiordania di delegati provenientida Paesi nemici, come Siria e Libano. Malgrado ciò sul piano ideologicoal-Fatah potrebbe uscire da questa Conferenza più rigido, specialmente se leforze giovani metteranno da parte i vecchi quadri di partito. Sul programmapolitico circolano per ora diverse bozze. Le anticipazioni indicano cheal-Fatah farà appello alla lotta controle colonie ebraiche e contro labarriera di sicurezza, privilegiando le proteste popolari disarmate.Al-Fatah dovrebbe inoltre respingere seccamente la richiesta di Netanyahu che ipalestinesi riconoscano Israele come 'Stato ebraico', al cui interno non cisarebbe alcun ritorno di profughi, e pure proporre l'unilaterale proclamazione di uno stato palestinese se i negoziaticon Israele dovessero fallire. Circola pure una proposta di apertura a un dialogo strategico con l'Iran inconsiderazione del suo crescente peso regionale. Il governo israeliano si èfinora astenuto da commentare queste voci, in attesa dei risultati delCongresso.