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Hillary in Africa, keniota offre

pecore e mucche per Chelsea

Albina Perri
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Quaranta pecore e venti mucche. Una gran fortuna, per uno che vive in Kenia. Tutta la sua fortuna. Pronta, sul campo, da offrire in dote a Bill e Hillary Clinton in cambio della figlia Chelsea. La bizzarra proposta risale al 2000, ma i Clinton ancora non hanno risposto all'uomo che nove anni fa si dichiarò pronto a sposare la giovane ragazza. L'affare era quasi dimenticato, ma un giornalista l'ha ritirato fuori oggi, durante la visita in Sudafrica di Hillary. Lei ha risposto con un "molto gentile, ma mia figlia è una ragazza indipendente, devo chiedere a lei". Ha poi smentito la voce di un imminente matrimonio (senza mucche di mezzo) della ragazza con il suo «fidanzato», Marc Mezvinsky. Per il keniota, dunque, i giochi sono ancora aperti. mainIl segretario di Stato americano è alla seconda tappa della sua missione africana. Economia, lotta all'Aids e questioni regionali, come la crisi dello Zimbabwe, saranno la centro dei suoi colloqui con i vertici sudafricani. La Clinton incontrerà oggi il ministro degli Esteri Maite Nkoana-Mashabane e l'ex presidente Nelson Mandela. Avrà anche un incontro con gli imprenditori sudafricani e visiterà un centro contro l'Aids finanziato dal governo americano. Domani vedrà il presidente Jacob Zuma, a cui chiederà maggiori pressioni sul presidente dello Zimbabwe Robert Mugabe, per garantire il funzionamento dell'accordo di governo con il Movimento per il Cambiamento Democratico del primo ministro Morgan Tsvangirai. La Clinton ha iniziato il suo tour africano in Kenya, dove ha incontrato anche il presidente del governo transizionale federale somalo Sheikh Sharif Sheikh Ahmed. Domenica ripartirà per Angola, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Liberia e Capo Verde.

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