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Kabul, sangue pre-elezioni

Frattini: ora svolta sui diritti

Albina Perri
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Domani inziano le elezioni in Afghanistan e, come promesso, i talebani si stanno muovendo. Stamattina un gruppo di talebaniha assaltato una banca nel nel quartiere di Jadi Maiwand, nel centro diKabul. Il capo della polizia investigativa della capitale, Sayed AbdulGhafar Sayedzada, ha riferito che i talebani sono penetrati nell'edificio che alpiano terra ospita un'agenzia della Pashtani Bank. C'è stata una lunga sparatoria con gli agenti e i treassalitori, asserragliatisi al quinto piano, sono stati eliminati, hareso noto Zemarai Bashari, portavoce del ministero dell'Interno. Blackout infotmativo- Stamattina si sono sentite esplosioni e colpi di arma da fuoco proveniredall'edifici. Le forze di sicurezza afghane hanno portato via quelli che sembrano essere due corpi. Il governo ha vietato ai media domestici e occidentali di informaresugli episodi di violenza nella giornata delle elezioni, sostenendo di non volere che gli afghani,spaventati, rinuncino a votare, e oggi i funzionari della sicurezzahanno impedito a giornalisti e fotografi di avvicinarsi alla scena. "Non sappiamo chi siano. Potrebbero essere criminali, comepotrebbero essere terroristi. Le operazioni sono ancora incorso e stiamo cercando di catturarli vivi". Un portavoce talebano ha rivendicato la responsabilità di quello cheha definito un attacco sferrato dai militanti in centro a Kabul allavigilia delle elezioni presidenziali, mentre la polizia sostiene che sitratti di comuni criminali che cercavano di evitare l'arresto. Frattini: niente exit strategy-  I militanti talebani hanno giurato che ostacoleranno le elezioni, econ l'avvicinarsi della giornata del voto i fondamentalisti islamicirovesciati nel 2001 stanno aumentando gli attacchi. Un attentatore suicida a bordo di un'auto ha causato ieri otto mortie oltre 50 feriti a Kabul, in uno dei molti attacchi avvenuti in tuttoil paese. Militari italiani e uomini delle forze di sicurezza afghanesono stati invece attaccati ieri mattina nell'area di Farah, nellaRegione Ovest sotto comando italiano, ma nessuno di loro è rimastoferito. In un'intervista alla Stampa oggi, il ministro degli Esteri FrancoFrattini ha ribadito che Kabul è "la priorità numero uno" dellapolitica estera italiana ed è "sbagliato parlare di exit strategy" inun momento come questo in cui "resta molto da fare" per accompagnarel'Afghanistan sulla strada della sicurezza e della legalità.   Al nuovo governo Frattini chiederà «una svolta: un programma dei cento giorni che dia al popolo afghano il segno di un cambiamento immediato. A partire dai diritti umani». «La brutta legge che sottomette le donne va cancellata, come abbiamo chiesto a Karzai e torneremo a chiedere al nuovo presidente». Per Frattini, la violenza scatenata dai talebani alla vigilia del voto era «prevedibile e prevista» perché «la cosa che temono di più è un governo afghano credibile e forte, in grado di avviare la riconciliazione. Un governo - spiega il ministro - in grado di distinguere, come ancora non si è fatto, tra talebani che rispondono a gruppi tribali locali e quindi probabilmente recuperabili alla legalità e quelli legati ad Al Qaeda. Se un governo afghano avrà questa forza - conclude Frattini -, avremo fatto un passo avanti davvero importante».

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