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Francia, gli operai minacciano:

soldi o avveleniamo la Senna

Michelangelo Bonessa
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Dopo i sequestri dei manager, la minaccia di far saltaretutto con le bombole di gas, la nuova frontiera delle proteste operaie sichiama guerra chimica. Una sessantina di lavoratori dell'impresa di trasportifrancesi Serta, prossima al fallimento, ha fatto sapere di essere pronta a versare8.000 litri di prodotti tossici in un affluente della Senna, il torrente Caillyche passa vicino allo stabilimento, se non otterrà una liquidazione di 15.000euro. ''E' la sola arma di cui disponiamo - ha spiegato Jean-Pierre Villemin,uno dei rappresentanti sindacali dei lavoratori, in sciopero dalla fine dellascorsa settimana - ma non lanciamo ultimatum". Iprecedenti  - La caccia al managerè stata aperta ai primi di aprile. Tutto è iniziato con Francois-Henry Pinault,marito di Salma Hayek e patron di molti brand di lusso, che poi è diventato solamenteuno dei direttori di grandi aziende sequestrati dai dipendenti: lui è statoliberato dalla polizia, dopo essere stato preso d'assedio sul suo taxi. Tuttacolpa del taglio di 1200 posti di lavoro. Altri esempi sono quelli di alcunidirigenti della Caterpillarche sono stati tenuti sotto chiave dagli operai dell'azienda diGrenoble. Anche in questo caso la protesta avviene dopo l'annuncio del tagliodi molti posti di lavoro, per il notevole calo delle vendite. La minaccia di far saltare lo stabilimentocon le bombole di gas invece l'avevano lanciata a metà luglio alcuni operai diuna fabbrica di componentistica di auto in fallimento. L'azione sarebbe messain atto se i 366 operai della New Fabris di Chatellerault non avessero ottenutoda PSA Peugeot Citroën e Renault 30.000 euro di indennità ciascuno. Gli operai avevanoposto bombole di gas in varie parti della fabbrica e erano pronti a far saltaretutto se entro fine mese non avessero raggiunto un accordo. In Italia–In Italia il caso della Innse di Milano ha lanciato la protesta del ‘non scendopiù'. I lavoratori sono saliti su una gru e ci sono rimasti fino a che l'aziendanon è stata salvata. Il buon risultato ha subito spinto altri ad imitarli:alcune guardie giurate di Roma sono salite sul Colosseo, rifiutandosi discendere per giorni, per protestare contro i licenziamenti della loro società. In quest'ultimo caso i lavoratori non sono ancora scesi, tranne uno per problemi di salute, perchè la controversia non è stata risolta.   

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