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Democratici al governo

dopo oltre mezzo secolo

Michelangelo Bonessa
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 Il Giappone volta pagina e, dopo oltre mezzo secolo,scopre la vera alternanza. Gli elettori, come uno tsunami, cancellano in unsolo colpo l'anomalia politica del Sol Levante: mandano all'opposizione ilpartito-padre dei Liberaldemocratici (Jiminto)del premier Taro Aso, al governo daquasi 54 anni di fila, e portano in trionfo i Democratici (Minshuto) di Yukio Hatoyama (nella foto),oltre ogni previsione. Il partito del premier vede quasi triplicare i suoiseggi (da 115 a 306) e i rivali ridursi di due terzi (da 300 a 119). Il NewKomeito, alleato dell'Ldp, passa da 31 a 21 e il suo leader, Akihiro Ota èbattuto. Insomma posizioni invertite rispetto alla composizione della CameraBassa uscente. “Credo che il popolo giapponese abbia votato per il cambiamentoe contro le politiche del governo”, spiega quasi stupito. Il mandato ricevuto èpieno e Hatoyama lo mette subito in chiaro. “C'è forte aspettativa verso ilcambiamento e sento la responsabilità del lavoro che ci aspetta. Per la primavolta dalla Costituzione un partito diverso ha vinto le elezioni”, spiega.Ribadisce la volontà di avere sia i Socialdemocratici (7 seggi) e il People'sNew Party (3) come alleati malgrado il DpJ abbia la maggioranza assoluta dei480 seggi della Camera Bassa, fino a quota 303. La Caporetto dei liberaldemocratici – Nel partito dell'expremier Taro Aso c'è un cumulo di macerie: il potente ministro delle Finanze,Kaoru Yosano, é sconfitto nel collegio di Tokyo 1 dal democratico Banri Kaieda.Va male l'ex premier Yoshiro Mori (l'altro Yasuo Fukuda si salva per un soffio)e Shoichi Nakagawa, l'ex ministrodelle Finanze, accusato d'essere ubriaco al G7 di Roma, é battuto. NobutakaMachimura, altro big, deve cedere il passo malgrado una campagna elettoralecondotta porta a porta. “Il risultato é molto severo e credo che dobbiamoriflettere su questo per avere una nuova partenza. Da parte mia, mi prendo laresponsabilità della sconfitta”, dice il premier Aso, scuro in volto, poco dopoaver raggiunto la sede del Jiminto, alle 10 di sera. Aso annuncia l'intenzionedi dimettersi dalla guida dei Liberaldemocratici, poco dopo che una analogadecisione è stata presa dall'intero gruppo dirigente.

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