Obama e la riforma finanziaria
"Nuove regole senza eccessi"
A una anno di distanza dalla bancarotta della Lehman Brothers, una delle più antiche e prestigiose banche d'affari americane, che trascinò con sé i mercati di tutto il mondo in un vortice di crolli e recessione, il presidente americano Barack Obama ha tenuto il suo discorso alla Federal Hall di New York. Rivolgendosi al mondo di Wall Steet ha detto che ''ora che gli Stati Uniti stanno riformando in maniera aggressiva il nostro sistema di controllo finanziario, faremo in modo di garantirci che il resto del mondo faccia lo stesso''. Rivolgendosi anche ai leader dei paesi che parteciperanno al prossimo G20, il capo della Casa Bianca non si fa illusioni. "Per una ripresa piena del sistema finanziario ci vorrà del tempo" ma grazie alle misure adottate "stiamo iniziando a tornare alla normalità. Ma voglio enfatizzare questo: la normalità non può portare a compiacersi", ha detto rivolgendosi a una platea dove, fra gli altri, hanno preso posto anche il sindaco di New York Michael Bloomberg, il segretario al Tesoro Timothy Geithner, il presidente e amministratore delegato di Ubs America Robert Wolf, il managing director di Morgan Stanley Carla Harris e il vice presidente di Bank of America Harold Fold. "Non possiamo permettere alla storia di ripetersi – ha detto Obama invocando un nuovo sistema di regole – e non torneremo ai giorni delle azioni sconsiderate e degli eccessi incontrollati alla base della crisi, dove troppi erano motivati solo dall'appetito per i bonus. Wall Street non può tornare ad assumersi rischi senza pensare alle conseguenze e attendersi che la prossima volta i contribuenti americani saranno lì a frenare la loro caduta. E' per questo che abbiamo bisogno di regole più forti". Il tempo sembra aver cancellato dalla mente di molti banchieri la paura e il travolgente effetto domino dei primi mesi: “Sfortunatamente, ci sono alcuni, nell' industria finanziaria, che stanno interpretando questo momento in maniera sbagliata – Ha concluso Barack Obama - Invece di imparare le lezioni della Lehman e della crisi da cui stiamo pian piano risollevandoci, hanno scelto di ignorarle. Non lo fanno soltanto a loro rischio, ma mettono in pericolo la nostra nazione".