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Nucleare, ultimatum all'Iran

"Subito spettori o sanzioni"

Silvia Tironi
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L'Iran ha tempo fino al 1° ottobre per conformarsi alle risoluzioni delle Nazioni Unite e se non lo farà scatteranno sanzioni internazionali. L'ultimatum ad Ahmadinejad arriva dai Grandi della Terra, all'indomani delle dichiarazioni della Russia, che ieri aveva parlato di "sanzioni in alcuni casi inevitabili", riferendosi alla situazione iraniana. "Non faremo finta di niente, non glielo lasceremo passare", tuonano Usa, Francia e Inghilterra, che chiedono all'Itan di aprire le porte dei suoi siti segreti agli ispettori dell'Aiea. Intervenendo a Pittsburgh, il capo della Casa Bianca hasottolineato che l'Iran "dovrà rispondere" delle sue violazioni deiparametri e delle leggi internazionali. Obama ha spiegato che Teheranha già violato più volte in passato questi standard. E alla condanna diStati Uniti, Regno Unito e Francia (Sarkozy ha detto che "il tempostringe e se non ci saranno cambiamenti profondi» nell'atteggiamentodell'Iran nuove sanzioni dovranno essere decise» dalla comunitàinternazionale") si associa anche l'Italia. Lo riferisce una nota diPalazzp Chigi. Anche Il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta "molto preoccupata" e ha garantito che la Germania "si è concertata con gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia e vedremo in che misura Cina e Russia vorranno esprimersi sulla questione". Russia e Cina fanno parte del gruppo dei 5+1, formato dai cinque Paesi con potere di veto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu più la Germania: "Siamo preoccupati ed aspettiamo spiegazioni il più presto possibile" da Teheran, ha aggiunto la Merkel. Ma la Repubblica Islamica insiste sul suo diritto a produrre combustibile tramite reattori nucleari. L'impianto - Secondo informazioni della Casa Bianca l'impianto è ancora incompleto mapotrebbe contenere fino a tremila centrifughe. L'impianto avrebbe "le dimensioni giuste" per produrre abbastanza uranio per uso militare, ha detto un funzionario della Casa Bianca. L'impianto poteva produrre abbastanza uranio arricchito per essere usato in "un ordigno nucleare o due" per anno. Il funzionario ha aggiunto che l'impianto nucleare non era ancora operativo "ma poteva diventarlo nel giro di alcuni mesi". Progetto in via di definizione - È in fase di progettazione il secondo impianto nucleareiraniano, una centrale da 360 megawatt che si aggiungerà a quella da 1000megawatt di Bushehr. Lo ha rivelato Mohammed Saeedi, vice capodell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, citato dall'agenziad'informazione 'Irna'. “Siamo nella fase di progettazione dell'impiantonucleare. Gradualmente questa fase sarà completata e inizieremo larealizzazione”, ha affermato Saeedi che ha aggiunto: “Il sito dell'impianto ègià stato scelto”. Le autorità iraniane hanno reso noto che il progetto dellacentrale di Bushehr è stato completato per il 96 per cento, mentre la fase preliminaredel nuovo impianto, che sorgerà nell'area di Darkhovin, nel sudest del Paese, ègià stata avviata nei primi mesi del 2009. Lozampino di Putin - L'impianto di Bushehr, che al momento hauna capacità di 1.000 megawatt, raggiungerà una capacità di 20.000 megawattentro il 2020, grazie all'impegno della Russia che ha fornito all'Iran ilcarburante necessario alla messa in attività dell'impianto. Una notizia questache, se confermata, non contribuisce a creare un clima favorevole in vista delvertice del prossimo primo ottobre in Svizzera, dove si incontreranno unadelegazione del governo iraniano e i rappresentanti del gruppo di contatto 5+1,ovvero i Paesi membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu più la Germania. Ilvertice in programma è un incontro preliminare che servirà a comprendere sel'Iran è disposto ad avviare un vero e proprio negoziato sul suo programmanucleare. La comunità internazione ritiene che gli scienziati di Teheran stianolavorando a un programma per la costruzione di armi nucleari.

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