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Palau annuncia la creazione

di un "santuario degli squali"

emanuele satolli
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A Palau, la piccola repubblica nel mezzo dell'Oceano Pacifico tra le Filippine e l'Indonesia, sorgerà il primo santuario al mondo degli squali. Durante l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il presidente di Palau, Johnson Toribiong, ha dato l'annuncio ufficiale che prevede un bando assoluto di pesca di squali nelle sue acque. Il divieto riguarda circa 600mila chilometri quadrati di acque, una superficie pari al territorio francese. Per gli ambientalisti, che da anni denunciano il rischio di estinzione degli squali, la decisione è “esemplare”: oltre il 30% delle 64 specie di squali è a rischio. “Queste creature - ha detto il presidente Toribiong - vengono oggi sterminate senza pietà, se non si prenderanno dei provvedimenti capaci di proteggerle si estingueranno”. Nel corso del suo intervento, Toribiong  ha avanzato anche la richiesta di un divieto di pesca globale. Nel mondo ogni anno si uccidono 100 milioni di squali, in molti casi soltanto per strappar loro le pinne considerate una prelibatezza nei paesi orientali. “La loro bellezza fisica e la loro forza, a mio parere, riflettono lo stato di salute degli oceani", ha detto Toribiong parlando con i giornalisti. Altri paesi in via di sviluppo, come le Maldive, hanno già introdotto misure restrittive sulla pesca degli squali ma l'iniziativa di Palau per un bando totale è senza precedenti.

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