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Coronavirus, Wuhan e il contagio di ritorno: dopo 2 mesi di isolamento, la scoperta su tre medici asintomatici

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La Cina e soprattutto Wuhan devono ancora convivere con il terrore del coronavirus. Il peggio è passato - almeno per il momento - ma resta forte il timore di una seconda ondata di contagi, proprio nelle ore durante le quali la Cia mette in dubbio le cifre ufficiali, che parlano di 3.322 morti a fronte di 81.620 casi positivi. Numeri decisamente inferiori a quelli che stanno facendo registrare adesso Italia, Spagna e Stati Uniti. Intanto a Wuhan l’allerta resta altissima, soprattutto adesso che la metropoli da 11 milioni di abitanti vede la riapertura, che dovrebbe avvenire l’8 aprile e mettere così fine a due mesi di clausura. Spaventano però le notizie che arrivano dalla contea di Jia, nella confinante provincia dello Henan, che è stata isolata dopo che tre medici asintomatici - uno dei quali aveva prestato servizio a Wuhan - sono risultati positivi. È probabile che abbiano già infettato altri pazienti, ma la Cina non è l’unica a temere la seconda ondata: a riguardo anche a Hong Kong la battaglia è ancora aperta. 

 

 

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