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Coronavirus, la Cina ritocca al rialzo il numero dei decessi a Wuhan: ma le cifre non sono ancora credibili

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Ad acuire i sospetti contro la Cina ci si mette anche...la Cina. Nei giorni in cui i dubbi sull'origine del coronavirus si fanno sempre più corposi, mentre ormai è dato per certo che il regime comunista abbia mentito sui dati del contagio, ecco che Pechino, a sorpresa, rivede al rialzo il bilancio relativo alla città di Wuhan, epicentro dell'epidemia e luogo in cui si trova il laboratorio di biologia al centro di sospetti, illazioni, dubbi e teorie complottiste. Bene, il Dragone ha fatto sapere al mondo, a sorpresa, di aver rivisto al rialzo contagi e decessi a Wuhan, aumentandoli rispettivamente di 325 unità a 50.333 e di 1.290 unità a 3.869 totali. Cifre snocciolate dal quartier generale municipale impegnato nella prevenzione e nel controllo del virus ha poi aggiunto in una nota che "la revisione è conforme a leggi e regolamenti, e al principio di essere responsabili verso la storia, le persone e i defunti". Belle parole con cui però, con assoluta probabilità, ci stanno solamente propinando l'ennesima menzogna: stando alle nuove cifre i morti in totale a Wuahn sarebbero meno di 3.900. Come si fa a credere a questo calcolo? Insomma, la Cina in questo caso si è creata un problema da sola: ritoccando in modo risibile il bilancio otterrà soltanto un ulteriore florilegio di sospetti e accuse.

 

 

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