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Onu, la pandemia di coronavirus causerà carestia biblica: l'allarme delle Nazioni Unite

ALCUNI POVERI POVERI FRUGANO TRA GLI SCARTI DEL MERCATO DI VIA PAPINIANO A MILANO

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 Il mondo rischia carestie diffuse "di proporzioni bibliche" a causa dalla pandemia di coronavirus. Lo fa sapere l'Onu, tramite David Beasley, capo del Programma alimentare mondiale (Pam). "Necessaria un'azione urgente per evitare una catastrofe umanitaria", spiega Beasley Un rapporto del Pam stima che il numero di persone che soffrono la fame potrebbe passare da 135 milioni a oltre 250 milioni. Quelli più a rischio sono in 10 Paesi colpiti da conflitti, crisi economiche e cambiamenti climatici.

 

 

Lo scenario prospettato da Beasley è apocalittico e suggerisce di agire in fretta: "Se non ci prepariamo e non agiamo ora per garantire l’accesso, evitare carenza di finanziamenti e interruzioni degli scambi, potremmo trovarci ad affrontare più carestie di proporzioni bibliche nell’arco di pochi mesi. Non stiamo parlando di persone che vanno a letto affamate stiamo parlando di condizioni estreme, stato di emergenza, le persone stanno letteralmente andando incontro alla fame. Se non procuriamo cibo alle persone, le persone moriranno".

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