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Consiglio europeo, l'indiscrezione: "Sta andando via liscio, finirà in fretta". Brutto segnale: l'Unione europea rischia l'esplosione

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Il Consiglio europeo in corso a Bruxelles sta correndo "via liscio, potrebbe finire tra 2 ore o anche meno". E non è un buon segnale. Secondo indiscrezioni, i leader europei starebbero mettendo a punto un piano "interlocutorio" e "non rivoluzionario", probabilmente con scadenze temporali molto "comode". Si parla di mesi, per capire quanti soldi (e come) finiranno a pioggia sugli Stati messi in ginocchio dall'emergenza sanitaria ed economica del coronavirus, quando servirebbero giorni, settimane al massimo per aprire il rubinetto. Ma gli equilibri politici nell'Unione europea sono delicati, i meccanismi burocratici delicatissimi e talmente farraginosi da apparire cinici. E così, se davvero non ci sarà un accordo dirompente, a restare fregati sotto il peso del Mes "senza condizonalità" e di un Recovery Fund che vedrà la luce, a essere ottimisti, a fine 2020 non sarà solo l'Italia, ma l'Unione stessa. Già in recessione e sul bordo della depressione economica, riuscirà a reggere l'urto di un'eventuale seconda ondata del contagio in autunno e nuovi inevitabili lockdown generalizzati? 

Il Consiglio delegherà alla Commissione Ue la stesura di un piano dettagliato da sottoporre poi ai membri dell'Unione. Si muove Ursula Von der Leyen e si muove anche l'Europarlamento, Secondo fonti di Strasburgo, il presidente (italiano) David Sassoli ha chiesto l'introduzione di web tax, plastic tax e aumento dei ricavi del sistema Ets a sostegno del bilancio Ue. Tuttavia - si legge ancora nel documento - unitamente alla decisione finale sul programma di finanziamento del Recovery Instrument (lo strumento di emissione di titoli della Commissione, ndr) nel 2024, (la Commissione, ndr) formulerà proposte per rafforzare ulteriormente le risorse proprie dell'Unione". Sempre che nel 2024 l'Unione europea esista ancora, e non è scontato.

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