Cerca
Cerca
+

Accordo turco-armeno siglato

Erdogan gela l'entusiasmo

Michelangelo Bonessa
  • a
  • a
  • a

Lo storicoaccordo di normalizzazione fra Armenia e Turchia è appena stato firmato e già c‘èchi comincia a rimetterlo in discussione. Intanto non è finita, perché iparlamenti dovranno ratificare i protocolli e i rispettivi presidenti dovrannocontrofirmarli. E in Armenia, come in Turchia, sono in molti ad opporsi alripristino delle relazioni fra i due paesi. Un esempio a Yerevan: “Credo chela reazione degli armeni e dei turchi sarà negativa – dice una giovane armena –Credo che ci vorranno molti anni prima che il genocidio armeno vengariconosciuto”. A raffreddare l'euforia ci aveva già pensato il premier turcoRecep Tayyip Erdogan. Erdogan ha detto senza mezzi termini che l'Armenia deveritirare le proprie truppe dal Nagorno-Karabakh, regione contesa conl'Azerbaijan, se vuole che il parlamento di Ankara sia più propenso aratificare i protocolli e quindi a riaprire la frontiera. In effetti il confinefra i due paesi è chiuso dal 1993. Aperturatra armeni e turchi- A 16 anni dalla chiusura delle frontiere tra Armenia e Turchia, sarebbedovuta scoccare oggi un'ora storica per i due Paesi. Con la presenza di Russia,Stati Uniti, Unione europea, Francia e Svizzera i rappresentanti di Erevan eAnkara hanno firmato l'accordo di normalizzazione dei rapporti, che prevede laripresa delle relazioni diplomatiche e prelude all'apertura del confine. Unaschiarita maturata poche settimane fa dopo un intenso dialogo tra i due Paesiche sono stati e sono ancora divisi dal mancato riconoscimento da parte dellaTurchia del genocidio armeno e dal conflitto congelato dell'enclave armena interritorio azero del Nagorno Karabak, in cui Ankara ha appoggiato da semprel'alleato azero, chiudendo nel 1993 le porte delle frontiere agli armeni.

Dai blog