Prima e dopo

Kim Jong-un, la macchia rossa sul polso nel video della riapparizione: quello che il regime non è riuscito a nascondere

C'è un dettaglio sul corpo di Kim Jong-un che rivelerebbe i suoi problemi di salute, un dettaglio che il regime comunista della Corea del Nord non è riuscito a nascondere nel giorno della riapparizione pubblica del 35enne dittatore dopo tre settimane di scomparsa, misteri e voci incontrollate sulla sua morte o contagio da coronavirus. Nel video e nelle immagini diffuse dal Rodong Sinmun, il quotidiano ufficiale del potere, si nota una macchia rossa sul polso destro di Kim, un particolare che prima della sua sparizione non c'era. Si tratterebbe, spiega il Corriere della Sera, del segno inequivocabile di un ago, probabilmente legato a iniezioni.

 

 

 

D'altronde, il dittatore è ancora vivo (qualcuno, ovviamente, parla anche di "sosia" ma siamo al complottismo più spinto) ma i dubbi sulla sua salute sono ancora tutti sul tavolo se anche Andrei Lankov, russo di stanza a Seoul, in Corea del Sud, e tra i massimi esperti del Nord al Mondo, suggerisce che "qualcosa di grave" sia accaduto in queste tre settimane. Kim è stato male: non si spiegherebbe altrimenti la decisione di non partecipare, il 15 aprile, alle commemorazioni della nascita del nonno, fondatore del regime, né a quelle del Primo maggio, e non basta la comparsata a un evento minore come la cerimonia di inaugurazione di uns fabbrica di fertilizzanti, accanto alla sorella (favorita per la successione) a fugare i sospetti che Pyongyang stia ancora cercando di nascondere ai sudditi, e al mondo, un'amarissima realtà.