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Gli Usa denunciano l'asse Cina-Russia: “False notizie in Italia sul coronavirus. Ecco le prove della propaganda”

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Ci sarebbe stata una sorta di alleanza tra Russia e Cina per lanciare in Italia una campagna di disinformazione sulla risposta all’epidemia di coronavirus. La denuncia, rivela La Stampa, viene dal dipartimento di Stato americano che avrebbe raccolto le prove: “Un esempio dove abbiamo visto influenti account di social media legati alla Russia che amplificano la narrativa cinese è l’Italia”.  Dal 14 marzo del 2016 negli Usa il Global Engagement Center ha lo scopo di contrastare la propaganda di gruppi terroristici come l'Isis. Missione che poi è stata allargata alla denuncia e al contrasto di “attività di propaganda e disinformazione di Paesi stranieri e agenti non statali, mirate a minare o influenzare le politiche, la sicurezza, o la stabilità degli Stati Uniti, i loro alleati e le nazioni partner”. 

 

 

Ora la struttura guidata da Lea Gabrielle denuncia la disinformazione sul Covid-19. La Cina insomma starebbe cercando di nascondere le sue responsabilità all'origine della pandemia, e Mosca la starebbe aiutando a diffondere questi messaggi: “In Italia abbiamo visto account di social media legati alla Russia che amplificano la narrativa pro cinese. Ad esempio, rilanciando i tweet del ministero degli Esteri di Pechino e del Global Times al pubblico italiano”.

Un esempio? “Un tweet amplificato dal ministero degli Esteri cinese condivideva un video secondo cui l'inno nazionale della Repubblica popolare era stato suonato nelle strade italiane, quando i medici di Pechino erano arrivati. Il filmato sembrava mostrare cittadini italiani che dicevano ‘Grazie Cina’, ma in realtà poi si è scoperto che stavano ringraziando i loro sanitari. I diplomatici della Repubblica popolare e i media statali hanno cambiato il contesto del video per favorire Pechino e lo hanno diffuso ampiamente”.

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