Attentato ai pasdaran
Il Pakistan respinge le accuse
Il Pakistan ha condannato l'attentato di ieri in Iranche ha causato 49 morti, tra cui sei alti ufficiali dei pasdaran (i guardianidella rivoluzione islamica), negando ogni coinvolgimento nell'episodio. “IlPakistan non è coinvolto in attività terroriste, noi combattiamo per debellarequesta minaccia”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri diIslamabad, Abdul Basit, al Daily Times. L'ufficio del premier Syed Yusuf RazaGilani ha diffuso un comunicato in cui si condanna con forza l'attentato. IlPakistan ha sostenuto in passato i gruppi sunniti, particolarmente in Afghanistannel corso del conflitto contro l'Urss negli anni '80. Islamabad ha ancheofferto riparo e sostegno alle milizie antigovernative nel Kashmir indiano.Afghanistan e India accusano il Pakistan di aver mantenuto collegamenti conquesti gruppi. Ieri le autorità iraniane hanno di nuovo puntato l'indice controil Pakistan - come già in passato - accusando Islamabad di ospitare i campi diJundullah, il gruppo sunnita ritenuto responsabile dell'attentato. Teheran, perbocca del generale Mohammad Pakpur, comandante delle forze di terra deiPasdaran, ha indicato ieri che il gruppo è addestrato dai servizi segreti diUsa e Gb, accusa rilanciata negli anni scorsi anche dai media occidentali.