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Il mufti d'Egitto: via il niqab

Ragazze, pensate a studiare

Albina Perri
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«Il niqab è diventato ormai un abito famoso.Eppure è solo una tradizione e non un modo per adorare Allah. Per questo ègiusto che le istituzioni ne vietino l'uso». È con queste parole che ilmufti egiziano Ali Jumua è tornato sul tema del divieto dell'uso del velointegrale per le studentesse egiziane, sostenendo la tesi già espressa loscorso mese dallo sceicco dell'università di al-Azhar, MohammedTantawi.  Parlando ieri alle studentesse dell'università della città dial-Mansoura, secondo quanto riporta il giornale locale al-Masri al-Youm,Jumua ha spiegato che «lo stesso profeta criticava l'uso di abiti 'famosi'così come la maggior parte dei dotti islamici non considerano il velointegrale obbligatorio. Infine va considerato che l'imam Malik (capo dellascuola dottrinaria seguita in nord Africa, ndr) considera l'uso del niqabcome deprecabile».Il religioso egiziano ha ricordato come sia «sbagliatousare il niqab sostenendo di voler difendere la propria libertà» e ha chiestoalle studentesse di concentrarsi negli studi, dando il buon esempio aglialtri. Nei giorni scorsi diverse donne che usano il velo integrale hannoorganizzato sit-in di protesta al Cairo e i deputati dei Fratelli Musulmanihanno chiesto al governo di allontanare Tantawi dalla direzione di al-Azharper la sua posizione contraria al velo integrale.

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