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Coronavirus, Israele: boom di contagi e nuovo lockdown totale, primo paese al mondo

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Israele torna in lockdown totale per due settimane. La proposta del comitato ministeriale per il coronavirus è arrivata nella notte di venerdì 11 settembre, ma la decisione sarà convalidata dal governo domenica 13. Una soluzione drastica cui si è arrivati per via della risalita dei contagi, oltre 4 mila in sole 24 ore. La chiusura generalizzata riguarderà la festa di Rosh ha-Shanà (il Capodanno ebraico) e il digiuno di Kippur. Se ci saranno effetti positivi, sarà poi allentata in modo graduale.

Sarà il governo a decidere l'inizio del lockdown, ma secondo i media locali potrebbe cominciare dopo mercoledì 16 settembre,  cioè dopo il ritorno del premier Benjamin Netanyahu da Washington, dove il 15 saranno firmati gli accordi di pace fra Israele ed Emirati Arabi Uniti. Le regole sono state già fissate: non ci si potrà allontanare dalle proprie abitazioni per oltre 500 metri, scuole e università saranno chiuse, le preghiere potranno essere tenute solo all’aperto.

I numeri della pandemia intanto continuano a salire. Il ministero della Sanità ha chiarito che dall’inizio dell'emergenza sono state contagiate 146.542 persone. Attualmente i malati sono 33.920, 982 dei quali sono ricoverati in ospedali. Più di mille i morti.

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