Ospedali nel caos

Coronavirus, terapie intensive negate agli anziani ammalati: "Così le regole sono chiare". Svizzera, misure sconvolgenti

La Svizzera corre ai ripari in materia di coronavirus.  In un documento in vigore dal 20 marzo, sono indicate le tipologie di pazienti destinati a non essere ricoverati in Terapia Intensiva: "Età superiore a 85 anni. Età superiore a 75 anni accompagnata da almeno uno dei seguenti criteri: cirrosi epatica, insufficienza renale cronica stadio III, insufficienza cardiaca di classe NYHA superiore a 1 e sopravvivenza stimata a meno di 24 mesi".

 

 

 

A lunedì scorso, ultimo dato disponibile, scrive la Stampa in Svizzera c'erano 22 mila 301 posti letto, di cui 6 mila e 353 ancora liberi. Con 586 pazienti ricoverati per Covid-19, di cui 97 in terapia intensiva e 29 intubati. Franco Denti, il presidente dell'Ordine dei Medici del Canton Ticino, ha spiegato che, "quando è uscita questa direttiva siamo saltati sulla sedia. Decidere chi rianimare e chi no è pesante, pesantissimo per qualsiasi medico. Ma questo documento, che è pubblico, è a garanzia dei medici e degli stessi pazienti che potrebbero non aver voglia di essere sottoposti a ulteriori cure. Ogni decisione spetta ai comitati etici degli ospedali. Non mi risulta che sia già successo, ma siamo molto preoccupati", ha concluso.