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Una scimmia per First Lady

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Google si scusa con Michelle

Albina Perri
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Google ha comprato spazi pubblicitari sul web per scusarsi di una immagine offensiva nei confronti di Michelle Obama, che appare una volta messo in ricerca il nome della First Lady. Infatti un'immagine di Michelle che assomiglia a una scimmia appare in testa ai risultati delle ricerche di Google Image. Nell'inserzione sul web si legge: «A volte i risultati delle nostre ricerche possono essere offensivi. Siamo d'accordo. Opinioni espresse da questi siti non sono in alcun modo avallate da Google. Ci scusiamo con chi può aver avuto una brutta esperienza facendo ricorso al nostro motore di ricerca. Speriamo nella vostra comprensione». Non è la prima volta che insulti indiretti agli inquilini della Casa Bianca emergono dalle ricerche su Google, grazie a una tecnica di manipolazione degli algoritmi battezzata in slang come “Google bomb”, che alza la posizione in classifica di una pagina web spesso per motivi politici o satirici. Ne aveva fatto le spese l'ex presidente George W. Bush, il cui nome e la cui biografia apparivano al primo posto una volta digitato nella casella di ricerca le parole «miserabile fallimento».

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