Dito puntato

Vladimir Putin, "ecco i veri numeri sui morti di Covid in Russia". Bomba politica: fanno cadere lo Zar?

"Il sistema di classificazione delle morti era stato manipolato". Aleksej Raksha punta il dito contro Putin. Il demografo quarantaduenne che da sei anni lavorava presso Rosstat, l'Istituto federale di statistica, spiega a Repubblica i suoi dubbi circa i decessi legati al coronavirus. Questi ultimi sono triplicati negli ultimi tempi. Un dato che non stupisce  Raksha. Per lui la Russia ha nascosto le vere cifre a inizio pandemia "perché bisognava tenere il voto popolare sugli emendamenti costituzionali che dovevano garantire il potere a vita a Vladimir Putin".

 

 

Un'accusa, quella del demografo, che gli è costata le dimissioni. "Un ordine dall'alto", lo definisce per poi proseguire: "Lavorando ancora a Rosstat avevo accesso a queste informazioni e già in maggio mi sono reso conto che le morti da coronavirus erano molto più alte rispetto a quelle ufficiali". In sostanza per l'uomo c'è stata "una manipolazione intenzionale operata su due livelli. Primo, è stato dato l'ordine di effettuare autopsie per trovare malattie diverse dal coronavirus da poter citare come prima causa del decesso nei certificati post-mortem. Poi c'è stato un secondo livello di manipolazione: i dati diffusi su stopcoronavirus.rf da Rospotrebnadzor (il servizio per la sorveglianza dei diritti dei consumatori, ndr ) sono stati redatti a tavolino. Sono pura immaginazione. Non hanno nulla a che fare con la realtà". Accuse pesanti a cui lo zar non ha ancora replicato.