Gb, sfigurata da una tinta
Risarcita con 22 mila euro
Per una semplice tinta ai capelli, rimase cieca per cinque giorni. Oggi è stata risarcita con 20 mila sterline, circa 22 mila euro. La vicenda era successa in Inghilterra nel 2004. La vittima fu, l'allora sedicenne, Charlotte Gilchrist, quando prima del ballo di fine anno della scuola, decise di andare dalla parrucchiera a rifare la tinta. Charlotte, prima di fare la tinta, non aveva fatto il test allergico consigliato prima dell'uso: la responsabilità del mancato test è stata però attribuita alla sua parrucchiera. "I parrucchieri hanno una responsabilità sui loro clienti - ha detto la ragazza, oggi madre di un bambino - ciò che è successo a me poteva accadere a chiunque. Il test allergico è obbligatorio". Qualche minuto dopo l'inizio del trattamento, però, iniziò ad avere forti pruriti sulla testa, e il giorno dopo i dolori erano insopportabili. "Ero spaventata. Quando mi sono svegliata il giorno seguente, la parte destra della mia faccia era gonfia e dalla mia testa fuoriusciva uno strano liquido. E' stato orribile – racconta Charlotte - in più non riuscivo quasi ad aprire gli occhi. Non ci si può ridurre così solo per una tinta ai capelli, non è possibile. Andai al salone e mi dissero che forse la causa era lo shampoo che avevano usato, ma quello shampoo lo avevo usato per anni senza problemi. Non mi sembrava credibile". Così la ragazza andò in ospedale, dove i medici le diedero degli antistaminici per curare la reazione allergica avuta: ci vollero cinque giorni, però, prima che il gonfiore passasse, e Charlotte, anziché andare al ballo della scuola, rimase in casa tra le lacrime. Cinque anni dopo, però, la 21enne ha avuto giustizia: il salone di parrucchieri che le ha provocato tutto ciò è stato condannato a pagarle duemila sterline di risarcimento, oltre a 18mila sterline di spese legali.