Sangue

Stati Uniti, "metti la mascherina". Lui apre il fuoco: ammazzata la cassiera e due feriti

Una sparatoria per colpa di una mascherina. È accaduto in un supermercato degli Stati Uniti, a Decatur. La lite è nata tra un cliente e la cassiera del centro sulla necessità di indossare il dispositivo di protezione individuale. Secondo quanto riferito da Melody Maddox, sceriffo della contea, dopo la lite l'uomo, Victor Lee Tucker, 30 anni, si sarebbe allontanato dal supermercato senza effettuare nessun acquisto. Sarebbe passato da casa per prendere la pistola e tornare poco dopo, aprendo il fuoco contro la cassiera. La donna è morta sul colpo. Ferito invece un addetto alla sicurezza che ha tentato di fermare quanto stava accadendo aprendo a sua volta il fuoco. Entrambi, il malvivente compreso, sono ora ricoverati in ospedale. 

Anche in Italia, seppure la lite non era sfociata in una sparatoria, è accaduto qualcosa di analogo. I fatti risalgono al settembre scordo quando alla Coop di Crema, nel centro commerciale Gran Rondò, è andata in scena una vera e propria rissa. Motivo? Ancora una volta il rifiuto da parte di due uomini di indossare la mascherina. Dopo diverse critiche e i tentativo di qualche cliente di farli ragionare, i due si sono scatenati lanciando cestini del supermercato e colpendo con pugni le persone che cercavano di bloccarli.

"Ma questo è quanto accade nei luoghi del commercio tutti i giorni e milioni di lavoratori restano esposti al rischio di contagio e alla possibilità di aggressione da parte dei negazionisti della pandemia. Non c'è più tempo - si sfogava  Francesco Iacovone, del Cobas nazionale -: le segnalazioni dei lavoratori hanno frequenza ormai quotidiana e il rischio di contagio, sommato a quello di aggressione, devono essere contenuti dalle istituzioni di questo Paese". E ancora: "La retorica degli eroi, quelli in prima linea durante il lockdown, non serve per lavorare in serenità servono invece contingentamenti agli ingressi, mascherine e controlli stringenti. Oltre alla crisi sanitaria siamo di fronte a un vero e proprio problema di ordine pubblico che deve essere affrontato con vigore dal Governo, attraverso i Ministri competenti e i Prefetti".