Il caso

Euro 2020, sbagliano i rigori e scatta il linciaggio razzista contro i neri dell'Inghilterra. Boris Johnson: "Vergogna"

A cosa è servito inginocchiarsi prima dell'inizio delle partite degli Europei in nome del Black lives matter se poi gli stessi inglesi insultano i propri giocatori di colore colpevoli di aver sbagliato i rigori? "Questa squadra inglese merita di essere lodata come eroi, non insultata razzialmente sui social media. I responsabili di questi terrificanti insulti dovrebbero vergognarsi di sé stessi", ha tuonato su Twitter il premier britannico, Boris Johnson, dopo la rabbia social con insulti razzisti esplosa nei confronti di Rashford, Sancho e Saka, i tre calciatori inglesi che hanno fallito i rigori decisivi nella finale di ieri sera 11 luglio contro l'Italia.

 

 

Il rigore di Marcus Rashford ha colpito il palo e i tiri dal dischetto di Bukayo Saka e Jadon Sancho sono stati parati da Donnarumma. Il diciannovenne Saka ha sbagliato il rigore decisivo, che ha dato il titolo all'Italia e ha negato all'Inghilterra il suo primo grande trofeo internazionale di calcio dai Mondiali del 1966. Tutti e tre i giocatori hanno subito iniziato a ricevere insulti razzisti sui social media.

 La Federcalcio inglese ha rilasciato una dichiarazione dicendo di essere "sconvolta" dal "comportamento disgustoso" di chi lancia in rete questi messaggi. La polizia di Londra ha condannato l'abuso "inaccettabile", aggiungendo che indagherà sui post sui social media "offensivi e razzisti".

 

 

Condanna durissima anche da parte del principe William: "Sono nauseato dagli insulti razzisti rivolti ai giocatori dell'Inghilterra dopo la partita di ieri sera", scrive su Twitter. "È assolutamente inaccettabile che i giocatori debbano sopportare questo comportamento abominevole. Deve fermarsi ora e tutti coloro che sono coinvolti dovrebbero risponderne".  

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha invitato le società di social media a fare di più per perseguire i trasgressori responsabili. "Non c'è assolutamente posto per il razzismo nel calcio o altrove", ha scritto in un post su Twitter. "I responsabili del disgustoso abuso online che abbiamo visto devono essere ritenuti responsabili - e le società di social media devono agire immediatamente per rimuovere e prevenire questo odio".