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Carrefour, "ambiente tossico": dipendente si suicida? In tribunale, la sentenza che terremota il colosso
Carrefour dovrà pagare 50mila euro. A stabilirlo i giudici che hanno condannato la nota catena di supermercati, perché "l'ambiente di lavoro è tossico". Il caso risale al 2017, quando una dipendente francese si è suicidata. La 46enne, Viviane Monier, aveva lavorato in un supermercato per 27 anni e prima di togliersi la vita ha scritto una lunga lettera contro l'azienda.
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Nel mirino la sede di Thiers, nel Puy-de-Dôme, dipartimento nel cuore della Francia. Per tutte queste accuse è stata condannata anche l'ex manager del supermercato. La signora in questione è stata punita con quattro mesi di reclusione (con la sospensione della pena) per "molestie morali" e "omicidio colposo", mentre è rimasto impunito il direttore. Questo nonostante nei verbali di diverse riunioni del Comitato salute, sicurezza e condizioni di lavoro venivano segnalati rischi psicosociali nel supermercato di Thiers. "Il capo cassa ha esercitato eccessivamente il suo potere manageriale, si è comportato come un piccolo boss!", si legge tra le altre cose.
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"L’obiettivo era ottenere una condanna, ma c'è un reato da colletti bianchi che provoca la morte di un dipendente ed è condannato a una multa di 50.000 euro, una sciocchezza", ha commentato Clémence Marcelot, avvocato della famiglia della vittima, che aveva chiesto il doppio della multa e della condanna.