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Joe Biden, il drammatico appello: "Gli americani lascino l'Ucraina. Usa e Russia si sparano? Una guerra mondiale"

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La situazione, al momento in stallo, tra Russia e Ucraina potrebbe degenerare in fretta. Ne è certo Joe Biden. Non a caso il presidente degli Stati Uniti ha voluto lanciare un appello ai connazionali: "I cittadini americani devono partire ora dall’Ucraina". Per Biden, intervistato dalla Nbc, la minaccia russa "non è come avere a che fare con una organizzazione terrorista, abbiamo a che fare con uno dei più grandi eserciti del mondo, è una situazione molto differente e le cose potrebbero impazzire velocemente". 

D'altra parte però Biden è certo che il presidente russo Vladimir Putin difficilmente metterà a repentaglio la sicurezza degli americani. Questa per il presidente Usa è una "linea da non oltrepassare". E lo zar lo sa bene. "Se Putin è così sciocco da procedere (con l’invasione dell’Ucraina, ndr), è abbastanza intelligente da non fare nulla che avrebbe un impatto negativo sui cittadini americani". Motivo per cui, almeno al momento, è escluso l'invio di truppe per un'eventuale evacuazione di cittadini americani. E a chi gli chiede se le frizioni tra Russia e Ucraina, con la prima pronta a invadere la seconda, sia una guerra, Biden non esita a rispondere: "È una guerra mondiale quando americani e russi cominciano a spararsi".

Intanto la situazione sul fronte russo si fa sempre più incandescente. Il capo di stato maggiore dell'ufficio esecutivo presidenziale russo, Dmitry Kozak, ha infatti detto che i negoziati dei leader del cosiddetto "formato Normandia" (Russia, Germania, Ucraina e Francia) non hanno portato a superare le divergenze sull'interpretazione degli accordi di Minsk. Questi ultimi paiono essere cruciali per la fine della contesa, visto che furono stipulati nel 2015 per mettere fine alla guerra del Donbass, la regione ucraina ai confini orientali con la Russia che aveva portato i territori di Lugansk e Donetsk, sostenuti dalle armi di Mosca, alla separazione dal governo di Kiev. Proprio sul rispetto di questo patto ha fatto leva Mario Draghi, nella speranza di una vicina riconciliazione.

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