Crisi

Ucraina, il tentativo disperato del G7: "Mosca ritiri le truppe, giudicheremo le azioni"

La situazione in Ucraina rischia di degenerare da un momento all’altro, con gli Stati Uniti sempre più convinti che alla fine la Russia procederà con l’invasione. I ministri degli Esteri del G7 si sono riuniti a Monaco: al termine del vertice hanno diffuso un documento finale in cui hanno chiesto a Mosca di “scegliere la via della diplomazia” e soprattutto di “ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini dell’Ucraina e rispettare pienamente gli impegni internazionali”.

I ministri hanno espresso forte preoccupazione per il “minaccioso accumulo di presenza militare russa” intorno all’Ucraina, alla Crimea e alla Bielorussia e hanno avvertito il Cremlino che “qualsiasi ulteriore aggressione militare contro l’Ucraina avrà enormi conseguenze, comprese sanzioni finanziarie ed economiche coordinate su un’ampia gamma di obiettivi settoriali e individuali”. Mentre continuano a susseguirsi riunioni, tavoli e colloqui per scongiurare un conflitto, la tensione sul territorio rimane però molto alta.

Colpi di mortaio sono esplosi nei pressi dell’area dove si trovava il ministro degli interni ucraino Denys Monastyrsky, mentre un secondo soldato ucraino è rimasto ucciso nei combattimenti nel territorio separatista del Donbass. “Difenderemo il nostro paese con o senza partner - ha tuonato il presidente Volodymyr Zelensky - tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale”.