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Ucraina, la diretta. Joe Biden rincara la dose: "Non mi scuso. Vedere Putin? Dipende di cosa vuol parlare"

Sul piano diplomatico, la guerra in Ucraina tiene banco per il nuovo scontro tra Washington e Mosca. Le parole del presidente americano Joe Biden a Varsavia hanno obbligato la Casa Bianca a una "rumorosa" rettifica: "Non ho chiesto un cambio di regime a Mosca", ha spiegato il leader democratico, che sabato aveva definito Vladimir Putin "un macellaio" sottolineando come non possa più "restare al potere". Sul piano militare, invece, sembra ormai assodata la ritirata dell'esercito russo da Kiev. Gli obiettivi sul campo sembrano essere rimasti due: la presa di Mariupol e il rafforzamento nell'area Est del Paese, nelle regioni di Donetsk e Luhansk. Prendere il Donbass e aggiungerlo alla Crimea rappresenterebbe l'obiettivo finale da sbandierare come una vittoria di fronte all'opinione pubblica interna, presentando il tutto come "prima fase" dell'intervento in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato l'Europa di non avere sufficiente coraggio. 

Ore 21.57 attacco missilistico su deposito di petrolio a Rivne
Un attacco missilistico russo ha colpito un deposito di petrolio nella regione di Rivne, nel Nord Ovest dell'Ucraina. Lo riferisce in un messaggio video il governatore della regione, Vitaliy Koval.

Ore 21.30 Biden: "incontrare Putin? Dipende per cosa"
"Dipende di che cosa vuole parlare". Così il presidente americano Joe Biden ha risposto a una domanda sulla sua disponibilità a incontrare il presidente russo Vladimir Putin. E ancora: 'Non mi scuso'' per le parole usate sul presidente russo Vladimir Putin, per aver chiesto un ''cambio di regime'' in Russia. Così il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca ha detto che ''non cambio idea'' rispetto a Putin. Non credo, ha aggiunto il presidente, che ''le mie parole produrranno un cambiamento di politica'' o della situazione in atto. "Stavo esprimendo l'indignazione morale che ho provato nei confronti del modo in cui Putin si sta comportando e delle azioni di quest'uomo", ha aggiunto.

Ore 21.20 Delegato Kiev, 'no comment' sul mio sospetto avvelenamento
"Al momento non intendiamo commentare, quindi non possiamo ne' confermare ne' smentire" che il deputato ucraino Rustem Umerov sia stato vittima di avvelenamento insieme all'oligarca russo Roman Abramovich, a margine del secondo incontro negoziale fra le delegazioni di Ucraina e di Russia il 3 marzo scorso. Lo ha detto all'Ansa la portavoce del parlamentare di Kiev. 

Ore 21.00 Il sindaco di Kiev: ormai i cadaveri si contano a peso
"Non abbiamo il numero esatto di quanti morti ci sono, non possiamo raggiungere determinati luoghi in queste citta'. Secondo le ultime stime si tratta di migliaia di persone o addirittura decine di migliaia di persone. Per le possiamo osservare un gran numero di cadaveri. Sono notizie molto scioccanti anche per me. Negli ultimi giorni circa 70 tonnellate di cadaveri sono stati trasferiti e portati in Russia". Lo ha detto il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, intervenuto in videoconferenza in Consiglio comunale a Firenze.

Ore 20.34 Johnson a Zelensky: Gb aumenterà la pressione economica sulla Russia
Il Regno Unito aumenterà la sua pressione economica sulla Russia. Lo ha affermato il primo ministro britannico Boris Johnson al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferito da Reuters. "Il primo ministro ha ribadito che il Regno Unito manterrà e rafforzerà la pressione economica sul regime di Putin", ha affermato l'ufficio di Johnson in un resoconto della chiamata tra i due leader mondiali. "Il presidente Zelensky ha fornito un aggiornamento sui negoziati e i due leader hanno deciso di coordinarsi da vicino nei prossimi giorni", ha riferito l'ufficio di Johnson. Il colloquio di Johnson e Zelensky precede i colloqui di pace tra Russia e Ucraina che inizieranno domani in Turchia. 

Ore 19.57 Chernobyl, "soldati russi in zona contaminata senza protezione"
I soldati russi che hanno preso il controllo della centrale di Chernobyl e della zona circostante nel nord dell’Ucraina "hanno guidato senza protezione in una zona altamente tossica chiamata Foresta rossa, sollevando nuvole di polvere radioattiva". Questo l’allarme che arriva dai dipendenti della centrale nucleare di Chernobyl, spiegando che i soldati russi hanno guidato i loro veicoli senza alcun equipaggiamento anti-radiazioni. Recarsi senza protezione nella Foresta Rossa, che è la parte più radioattivamente contaminata della zona intorno a Chernobyl, "è stato un suicidio", secondo i due dipendenti ucraini citati dal Guardian.

Ore 19.43 Difficile soluzione diplomatica in tempi brevi
"La situazione qui a Kiev è sotto controllo, ormai siamo preparati a tutti gli scenari possibili. Stiamo resistendo perché capiamo che questa è una guerra per la sopravvivenza non solo dell’Ucraina, ma del mondo e dei valori occidentali, non si tratta solo del nostro Paese". Queste le parole a Rai Radio 1 di Dmytro Natalukha, presidente della commissione Affari economici del Parlamento ucraino e consigliere del ministro della Difesa. 

Ore 19.25 Intelligence Kiev pubblica elenco di 620 ufficiali Fsb
L’Intelligence ucraina ha pubblicato un elenco di 620 ufficiali russi dell’Fsb, il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa, coinvolti - si legge sul sito del ministero della Difesa di Kiev - "in attività criminali in Europa". Un clamoroso colpo ai servizi russi: per ogni nome sono riportati data di nascita, luogo di lavoro, dati del passaporto e informazioni sulle auto in dotazione. "L’Intelligence del ministero della Difesa ucraino ha ottenuto un elenco di ufficiali russi dell’Fsb coinvolti nelle attività criminali in Europa — si legge sulla pagina Facebook dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina —. Ogni europeo dovrebbe conoscere i nomi".

Ore 18.58 Kiev: abbiamo avuto accesso a informazioni militari russe 
L’Ucraina sarebbe stata a conoscenza dei preparativi di Mosca per l’invasione già dal novembre 2021 grazie anche al ruolo di alcuni infiltrati in Russia. Lo ha affermato il capo dell’intelligence del ministero della Difesa, il generale Kirill Budanov, citato dalla Unian. "Abbiamo fonti, molte fonti che lavorano per noi. Le nostre fonti sono ovunque. Nell’esercito, negli ambienti politici, così come nell’amministrazione presidenziale", ha dichiarato Budanov, aggiungendo che grazie a un’operazione di cyber intelligence di successo, "l’Ucraina è stata anche in grado di ottenere l’accesso all’intero complesso di difesa militare in Russia".

Ore 18.44 Guterres, schiaffo a Biden: Ridurre escalation
Anche il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, chiede l'immediato cessate il fuoco e prende posizione contro Joe Biden, chiedendo di "abbassare la retorica per evitare un’escalation" della guerra in Ucraina. "Rivolgo fortemente un appello a tutti e alla comunità internazionale perché lavorino con noi per la pace, in solidarietà al popolo ucraino. Penso che abbiamo bisogno di una de-escalation sia militare sia retorica", ha affermato Guterres. Il riferimento, senza dubbio alcuno, è alle parole usate da Biden, che ha invocato, in modo indiretto, un cambio di regime a Mosca. "Abbiamo migliaia di vittime milioni di persone in fuga, stiamo assistendo alla sistematica distruzione delle infrastrutture. Tutto questo deve finire", ha concluso Guterres

Ore 18.33 - Media Kiev: abbattuti aereo e drone russi a Kharkiv
L’esercito ucraino afferma di aver abbattuto un aereo russo e un drone nell’oblast di Kharkiv. Lo ha riferito il Kyiv Indipendent, aggiungendo che si tratta del 124esimo aereo russo abbattuto in Ucraina dall’inizio della guerra, stando almeno ai dati del conteggio ufficiale di Kiev.

Ore 18.12 Kiev, il sindaco: contiamo i cadaveri a peso
"Negli ultimi giorni circa 70 tonnellate di cadaveri sono stati trasferiti. Mi sono sempre chiesto perché il conto avvenga sui cadaveri e non sulle persone morte, la risposta è stata molta cruda: perché i cadaveri non sono interi, ma pezzi di carne umana. Per questo motivo oggi non contiamo il numero ma il peso dei cadaveri". Il terrificante racconto è del sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, in collegamento con Firenze, città con cui è gemellato, in occasione del Consiglio comunale. "La città di Mariupol dove vivevano un milione di persone non esiste più. Il suo sindaco mi ha detto che oltre l’80% degli edifici della città è stato distrutto. A Kharkiv 1.100 edifici sono stati distrutti, Chernihiv è meta distrutta. Irpin, Hostomel e Borodjanka sono state completamente rase al suolo", ha concluso Klitschko.

Ore 18.06 Arrestato capo dipartimento Istruzione, "ha rifiutato di iniziare didattica in russo"
Il capo del dipartimento dell’Istruzione, Iryna Scerbak, è stata arrestata a Melitopol. Secondo quanto riferito dai media locali che riportano la notizia, la donna avrebbe rifiutato di collaborare e di iniziare la didattica in lingua russa, seguendo un programma "poco chiaro".

Ore 17.45 Delegazione ucraina atterrata in Turchia
La delegazione dell’Ucraina incaricata di condurre il negoziato con la Russia è atterrata nel pomeriggio a Istanbul. David Arakhamia, uno dei negoziatori ucraini, ha annunciato alcune ore fa che il nuovo round di colloqui prenderà avvio domani mattina alle 10 locali (le 9 in Italia) e proseguirà fino a mercoledì. Si tratta di un negoziato "molto difficile", iniziato in Bielorussia, dove le due delegazioni si sono incontrate le prime volte di persona, e poi proseguito in videoconferenza. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato ieri sera al telefono con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky e poi con il russo Vladimir Putin. La speranza è che la chiave-turca possa sbloccare lo stallo

Ore 17.23  Zelensky, il consigliere: "Non rinunceremo ad alcun territorio"
"L'Ucraina non è disposta a rinunciare a nessun territorio", ha tagliato corto Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista rilasciata alla Bbc alla vigilia di nuovi colloqui tra Russia e Ucraina. Insomma, i negoziati iniziano con poche, pochissime speranze di successo. "Ora la pressione è sulla Russia - ha aggiunto -. Chiaramente non possono sostenere questa guerra per anni e il loro morale è così basso che non riescono nemmeno a mantenere le forniture e la logistica", ha concluso Rodnyansky, ribadendo che l’Ucraina non "sacrificherà la sua integrità territoriale". Parole che vanno in direzione opposta rispetto alle concessioni paventate in precedenza nella giornata da Zelensky in persona.

Ore 17.05  Zelensky: Italia disponibile a garantire sicurezza, grazie
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la conversazione telefonica col premier Mario Draghi, su Twitter ha ringraziato "la disponibilità dell'Italia di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza a sostegno dell'Ucraina". Zelensky rivolge un ringraziamento a Draghi anche per l'aiuto umanitario e in termini di difesa dato dal nostro Paese al popolo ucraino. Un'intesa, quella tra Zelensky e Draghi, che la Russia di Putin guarda con crescente sospetto

Ore 16.45 Militari romeni disattivano una mina nel Mar Nero
Un team di sommozzatori militari romeni, si apprende, è impegnato nei lavori di disattivazione di una mina scoperta nel Mar Nero a circa 70 chilometri dalla costa. Nel darne notizia, il ministero della difesa a Bucarest, citato dai media regionali, ha spiegato che si tratta di una delle diverse mine galleggianti trovate negli ultimi giorni nel Mar Nero, e alla cui disattivazione sono impegnati anche i responsabili turchi. L'intelligence russa nei giorni scorsi aveva dato conto di alcune mine disperse in mare dopo che si erano staccate dai cavi nei pressi di porti ucraini; Kiev aveva smentito parlando di "disinformazione"

Ore 16.33 Mariupo, il sindaco: quasi 5 mila morti in città
Stando a quanto riferito dal sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, sono quasi 5 mila i morti, di cui 210 bambini, nell’assedio della città ucraina, che dura ormai da 28 giorni.

Ore 16.18 Ue, l'idea: mille euro per ogni profugo dall’Ucraina
Secondo quanto scritto dal Corsera, i ministri dell’Interno dei 27 Stati membri sono impegnati in un consiglio straordinario che mira a rafforzare il sostegno finanziario e materiale ai Paesi in prima linea:  Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria e Repubblica Ceca ma anche Moldavia. La commissaria agli Affari interni Ylva Johannson ha rivelato su Twitter che presenterà un piano congiunto con il ministro francese Gérald Darmanin (presidente di turno della riunione) in 10 punti "sul coordinamento operativo per coloro che fuggono dalla guerra". Tra i punti del piano, l'idea di offire ai Paesi mille euro per ogni profugo accolto.

Ore 16.04 Sindaco Irpin: Città liberata dai russi
Altro duro colpo all'avanzata russa? "La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina": così su Telegram il sindaco della città alle porte di Kiev, Alexander Markushin.

Ore 15.50 Kiev, inferno nel Donetsk
Proseguono pesantissimi combattimenti nelle regioni del Donetsk e Lugansk: lo conferma Oleksandr Motuzyanyk, portavoce del Ministero della Difesa ucraino, secondo cui la cattura dei territori di queste due regioni è "uno dei compiti strategici della Russia".

Ore 15.43 Nyt: Biden pronto a chiedere aumento spese militari
Joe Biden presenterà oggi, lunedì 28 marzo, una proposta di bilancio per il 2023 con un ingente aumento delle spese militari, anche alla luce del conflitto in Ucraina: il presidente americano chiederà 813,3 miliardi di dollari, un incremento di 31 miliardi (pari al 4%). Lo rivela il New York Times. Secondo la medesima fonte, la Casa Bianca si sta preparando a contrastare la Russia anche nell’Artico, con una presenza militare più aggressiva. Venti di guerra globale?

Ore 15.30 Mosca: limiteremo l'ingresso a persone da Paesi "ostili"
Mosca rivela di star lavorando su ulteriori misure restrittive nei confronti di persone provenienti da Paesi ostili. Lo ha confermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, precisando che "è in corso di elaborazione una bozza di decreto sulle misure di risposta nell’ambito dei visti in relazione alle attività ostili di un certo numero di Stati stranieri. Questa legge introdurrà tutta una serie di restrizioni all’ingresso in Russia".

Ore 15.12 Telefonata Draghi-Zelensky: confermato il sostegno italiano all’Ucraina
Il premier Mario Draghi ha avuto nel pomeriggio di oggi, lunedì 28 marzo, una nuova conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Al centro dei colloqui gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina e della crisi umanitaria. Zelensky ha lamentato il blocco da parte russa dei corridoi umanitari e la prosecuzione dell’assedio e dei bombardamenti delle città, comprese le scuole, con conseguenti perdite civili, tra cui anche bambini. Draghi ha ribadito il fermo sostegno del governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione alla crisi ucraina.

Ore 15.03 Mosca: Europa non paga in rubli? Niente beneficenza sul gas
"L'Europa non vuole pagare il gas in rubli? Certamente la Russia non distribuirà gratis il proprio gas, non faremo beneficenza". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare al rifiuto dell'Occidente  sul pagamento delle forniture in rubli come richiesto dall'amministrazione russa riferendosi a "Paesi ostili" non meglio identificati. "Ma di sicuro non forniremo gas gratuitamente, questo è certo. È quasi impossibile fare beneficenza nella nostra situazione", ha concluso minaccioso Peskov.

Ore 14.48 G7: gas in rubli una violazione, Vladimir Putin spalle al muro
I paesi del G7 hanno affermato che chiedere il pagamento in rubli per il gas russo è "inaccettabile e mostra che il presidente russo Vladimir Putin ha le spalle al muro". Così il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck in una dichiarazione resa nota da Berlino in quanto presidente di turno. "Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti, il che significa che un pagamento in rubli non è accettabile", ha concluso Habeck dopo una riunione virtuale con i suoi omologhi del G7.

Ore 14.21 Ambasciatore ucraino: Italia tra i paesi garanti di un eventuale accordo di pace
"Sono contento che l'Italia sia nell'elenco dei paesi garanti di un eventuale accordo, il vostro Paese sta aiutando molto l'Ucraina con armi, aiuti finanziari e umanitari". Queste le parole di Yaroslav Melnyk, ambasciatore ucraino a Roma, partecipando a un evento alla Fondazione Einaudi dove ha rivelato che Volodymyr Zelensky ha lanciato l'iniziativa "U24, United for peace, per creare un gruppo di Paesi capace di dare una risposta entro 24 ore in caso di aggressione. Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l'Italia".

Ore 14.08 Novaya Gazeta, stop a tutte le pubblicazioni
Il sito della Novaya Gazeta, il quotidiano per cui lavorava Anna Politkovskaja e il principale organo dell'opposizione in Russia, annuncia di sospendere tutte le pubblicazioni. Cala insomma la scure del Cremlino, la repressione della dissidenza e, soprattutto, della democrazia. Già due giorni fa era stato annunciato il blocco degli abbonamenti da parte delle poste in Russia, circostanza poi smentita

Ore 13.55 Sindaco Kharkiv, in città distrutti 1.177 condomini
A seguito dei bombardamenti russi su Kharkiv, in città sono stati distrutti 1.177 condomini. Lo rende noto il sindaco della città, Ihor Terekhov, citato da Ukrinform. In città inoltre sarebbero stati distrutti 53 asili nido, 69 scuole e 15 ospedali.

Ore 13.17 Bombardamenti, il martirio di Kiev
Nelle ultime 24 ore ci sono stati più di 40 bombardamenti da parte delle truppe russe nella regione di Kiev. Lo comunica il capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev Oleksandr Pavliuk, come riporta Ukrinform. "I distretti di Bucha (comunità di Irpin, Bucha, Makariv, Borodyan, Dmytriv), Brovarsky (comunità di Velikodimersk), Vyshgorod (comunità di Dymersk, Ivankiv) hanno subito i danni maggiori a causa dei bombardamenti", ha spiegato. Le direzioni più pericolose, secondo Pavliuk sono l’ autostrada Zhytomyr, Bucha - Irpin - Gostomel, Nemishayeve, la comunità di Dmytriv, la comunità di Makariv, a nord del distretto di Vyshgorod, il territorio di alcuni insediamenti Baryshivska, Kalityanska, la comunità di Velikodimerskaya.

Ore 13.02 L'Europa chiede stop a passaporti d’oro
La Commissione europea ha avanzato agli Stati membri la richiesta di abrogare immediatamente i cosiddetti passaporti d’oro, ossia tutti i regimi di cittadinanza offerti agli investitori, e valutare se cittadini russi o bielorussi sanzionati dall’Ue abbiano beneficiato di questi schemi. "I permessi di soggiorno concessi nell’ambito di un regime di soggiorno per investitori a cittadini russi o bielorussi soggetti a sanzioni dovrebbero essere immediatamente revocati", recita una nota della Commissione europea. "La stessa misura - aggiunge la Commissione - dovrebbe applicarsi anche a coloro che sostengono in modo significativo la guerra in Ucraina o altre attività correlate del governo russo o del regime di Lukashenko che violano il diritto internazionale". La Commissione ha infine chiesto di "sospendere il rilascio di permessi di soggiorno nell’ambito dei regimi di soggiorno per investitori a tutti i cittadini russi e bielorussi".

Ore 12.38 Lavrov: Voci golpe sono Assurde
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un'intervista concessa alla stampa serba, ha smentito l’ipotesi di un golpe in Russia. Ma già il fatto che ne parli resta una circostanza sospetta ed eccezionale. "Non voglio commentare queste assurdità - ha tagliato corto Lavrov - perché sono assurdità diffuse dai servizi speciali ucraini. Come avete detto ora, sono diffuse anche dai nostri neo-liberali russi, che si trovano ora all’estero". Riferendosi poi alle ipotesi sul colpo di Stato ha aggiunto: "È tutta una bugia. Tutti sono vivi e in buona salute, tutti stanno lavorando, come si può vedere alla Tv o sui social network: l’intero governo sta lavorando"; ha concluso

Ore 12.23 Zelensky: Alcuni dei sindaci rapiti dai russi trovati morti
"Alcuni dei sindaci che erano stati rapiti dalle forze russe sono stati ritrovati morti". Lo ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyi in un’intervista concessa all'Economist. "Stanno rapendo i sindaci delle nostre città. Ne hanno uccisi alcuni. Alcuni di loro non li troviamo. Alcuni li abbiamo già trovati e sono morti", ha concluso Zelensky

Ore 12.08 Cremlino: Allarmanti le dichiarazioni di Biden su Putin
Il Cremlino bolla come "allarmanti" le parole del presidente Usa Joe Biden durante il viaggio in Polonia sul cambio di regime in Russia e su Vladimir Putin. "Questa è un'affermazione certamente allarmante - ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov - Continueremo a monitorare da vicino le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, le registriamo attentamente e continueremo a farlo"

Ore 11.59 Colloqui in Turchia, si inizia martedì
"Siamo in viaggio, a causa dei problemi logistici arriveremo molto tardi in Turchia, anche la parte russa è partita solo mezz'ora fa. Quindi abbiamo preso la decisione di iniziare i negoziati domattina alle 10". Ad affermarlo a Interfax Ucraina è stato il negoziatore capo di Kiev, David Arakhamia, parlando del prossimo round di negoziati diretti a Istanbul tra russi e ucraini.

Ore 11.30 - Kherson, danneggiata conduttura gas
Nella regione di Kherson a Stepanivka a causa degli spari sono state ferite 6 persone, 20 case danneggiate. Colpita una conduttura del gas. Lo comunica il consiglio comunale di Kherson sul suo canale Telegram.

Ore 11.17 Lavrov: incontro tra Putin e Zelensky? "Ora controproducente. Con la Cina le migliori relazioni di sempre"
Il presidente russo Vladimir Putin "non ha mai rifiutato di incontrare» il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ma «un incontro per scambiare opinioni adesso sarebbe controproducente". Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un'intervista ai media serbi, secondo quanto riferisce la Tass. Secondo Lavrov, un incontro fra i presidenti sarà necessario solo dopo che sarà stata fatta chiarezza "sulle questioni chiave per la Russia, ovvero la denazificazione e la smilitarizzazione dell'Ucraina". Solo dopo che i colloqui fra le delegazioni, che riprenderanno in Turchia fra oggi e domani, avranno prodotto "risultati tangibili, i presidenti li potranno consolidare", ha affermato il portavoce del Cremlino. Per Mosca nei colloqui tra Russia e Ucraina non ci sono finora "risultati significativi» mentre giudica «allarmanti» i commenti del presidente Usa Joe Biden sul leader russo Putin. Lavrov ha anche spiegato che la Russia ha«le migliori relazioni con la Cina della storia e stiamo sviluppando una partnership privilegiata con l'India".


Ore 11.09: Fedriga; "preoccupati dalla rotta balcanica"
"Il numero dei profughi provenienti dall'Ucraina è gestibile a livello nazionale, ci preoccupa in realtà la sommatoria con l'immigrazione proveniente dalla rotta balcanica e dal Mediterraneo, quello si'. Oltretutto bisogna avere piena consapevolezza che i due percorsi devono essere ben distinti, soprattutto per quanto riguarda i minori stranieri non accompagnati". Lo dice il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, facendo il punto con i giornalisti sull'emergenza profughi, non solo dall'Ucraina. "Dall'Ucraina - precisa - i minori hanno un'età che va dai 6 ai 14 anni circa, dalla rotta balcanica e dal Mediterraneo arrivano sedicenti diciassettenni che in realtà sono maggiorenni e non possiamo mischiare i due percorsi. Quindi dobbiamo avere la massima attenzione - afferma Fedriga - e cercare ovviamente di tutelare al massimo le persone che stanno scappando dalla guerra. Oggi abbiamo fatto l'incontro con la Conferenza delle Regioni, una riunione per quanto riguarda la prossima ordinanza che firmerà il capo della Protezione civile e su questo stiamo lavorando per mettere in campo i sistemi necessari rispetto alle esigenze del momento che ovviamente è modificabile. Oggi - prosegue Fedriga - stiamo vivendo principalmente gli arrivi di persone che vengono accolti dai privati. "Abbiamo una parte minoritaria accolta come sistema pubblico. Ipotizziamo che se la situazione dovesse andare avanti, queste percentuali si invertiranno e quindi dobbiamo essere pronti ad accogliere".

Ore 11.05: Kharkiv, "attacchi con bombe a grappolo"
Nelle ultime 24 ore, la regione di Kharkiv è stata attaccata 59 volte con colpi di artiglieria e mortaio, anche nelle aree di Saltivka, Oleksiyivka, Pyatihatok, Chuguiv e Dergachi; subiti circa 180 attacchi con lanciagranate a propulsione a razzo, incluso il tipo Tornado. Si tratta di munizioni a grappolo vietate dai relativi trattati internazionali. Lo fa sapere il governatore regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, sul suo canale Telegram.

Ore 10.51: Lavrov, "controproducente un confronto Putin-Zelensky" 
Un incontro fra i presidenti russo Vladimir Putin e ucraino Volodymyr Zelensky "soltanto per uno scambio di posizioni sarebbe controproducente". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.

Ore 10.43: Kiev, "nessuna svolta in Turchia"
Nessuna svolta in vista ai negoziati tra Russia e Ucraina al via a Istanbul oggi o domani: lo ha detto un consigliere del ministero dell'Interno di Kiev, giunto in Turchia, all'indomani di dichiarazioni rilasciate dal presidente Volodymyr Zelensky su neutralità e integrità territoriale. "Non credo che ci saranno svolte sulle questioni chiave" ha detto il dirigente Vadym Denysenko, citato dalla stampa ucraina e internazionale. Ieri Zelensky ha continuato a insistere sull'integrità territoriale del suo Paese come condizione indispensabile dei negoziati dopo che poche ore prima si era detto disposto a un compromesso sulle regioni orientali del Donbass, sotto il controllo di forze russe o filo-russe. "Le nostre priorità nelle trattative sono chiare" ha detto il presidente. "La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina sono fuori di qualsiasi dubbio; e per il nostro Stato sono indispensabili garanzie di sicurezza effettive". 

Ore 10.07: "Offensiva russa a Donetsk"
Le forze russe stanno continuando l'offensiva nella regione di Donetsk in Ucraina. Coma ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, "un contingente delle forze armate russe ha continuato un'offensiva di successo, si e' spostato di due chilometri all'interno delle linee di difesa della 95a brigata d'assalto aereo delle forze armate ucraine, e ha raggiunto la periferia meridionale di Novoselivka". Intanto, "le unita' della Repubblica Popolare di Lugansk sono avanzate di cinque chilometri per portare avanti un'offensiva, hanno preso il controllo di Ivanivka e Novosadove, e hanno raggiunto la linea di Novoliublino e Terny". 

Ore 9.14: "Mosca ha la scusa per non trattare" 
Una frase "poco felice". Così Erik Jones, docente americano della Johns Hopkins University a Bologna, valuta l'uscita del presidente Joe Biden su Vladimir Putin: "Si è lasciato trasportare nella foga del discorso, ma ovviamente la politica statunitense non è per il cambio di regime: infatti sia la Casa Bianca che il segretario di stato Blinken lo hanno subito ribadito con chiarezza". Ad ogni modo, spiega Jones al Quotidiano nazionale, le parole di Biden "rischiano di essere strumentalizzate" e "non solo a Mosca. Putin lo sa perfettamente che cosa vogliono e che cosa possono pretendere gli americani. Sa bene che vorrebbero che lui se se ne andasse, ma sa anche che quella non può essere la politica di Washington". Qualcuno in Cina "può prendere alla lettera il Biden di Varsavia, o avere tutto l'interesse a prenderlo alla lettera. Quelle parole rischiano di creare problemi con altri paesi, oltre che con la Russia, che le vede come un modo per procrastinare strumentalmente le trattative di pace. Perché è quello che probabilmente accadrà - ha concluso l'esperto -, quelle parole saranno usate come pretesto da Mosca per rendere più lenta la trattativa e andare avanti con le armi".

Ore 8.50: "Respinti 5 attacchi russi in Donbass"
La resistenza Ucraina ha respinto 5 attacchi russi in 24 ore nelle regioni di Donetsk e Lugansk: è quanto riferisce su Facebook lo stato maggiore delle forze armate ucraine. Da 33 giorni, le forze di Kiev "stanno resistendo all'invasione della Federazione Russa - si legge - Il raggruppamento delle forze di difesa continua a condurre un'operazione difensiva nelle direzioni orientale, sudorientale e nordorientale". Le battaglie difensive, prosegue l'esercito, "continuano nelle aree degli insediamenti di Topolskoye, Kamenka, Sukhaya Kamenka. Inoltre, i raggruppamenti delle nostre truppe stanno effettivamente frenando l'avanzata del nemico nelle direzioni degli insediamenti di Gulyaipole e Zaporozhye".

Ore 8.24: "Convoglio russo a 40 km da Kiev" 
Il ministero della Difesa russo ha diffuso un video in cui si vede un convoglio di mezzi blindati, affermando che si trova a una quarantina di chilometri dalla capitale Kiev. "Unita' delle forze aviotrasportate hanno eseguito una marcia nella regione di Kiev; hanno attraversato un fiume e hanno rilevato e abbattuto UAV (droni) ostili sulla loro strada", ha dichiarato il ministero. Il video mostra i veicoli in movimento lungo la strada E95, dopo aver lasciato Zalissya, a circa 40 chilometri da Kyiv, e una decina di veicoli blindati russi con i simboli V sul bordo della strada. "Nel corso dell'avanzamento, le truppe hanno attraversato un fiume tramite un ponte di barche e hanno continuato a muoversi verso l'area designata", ha aggiunto il ministero.

Ore 8.02: Chernobyl, incendi e radiazioni stabili  
I livelli della radioattività nelle zone della Russia confinanti con l'Ucraina "sono stabili" nonostante gli incendi nella zona della centrale nucleare in disuso di Chernobyl. Lo comunica il Rospotrebnadzor, il servizio federale di controllo sulla protezione dei consumatori e del benessere di Mosca. "A causa degli incendi nella zona di esclusione (Rospotrebnadzor) ha detto in un comunicato. "Dati gli incendi nella zona di esclusione della centrale nucleare di Chernobyl, Rospotrebnadzor ha monitorato i livelli di radiazione nelle zone di confine della Russia - si legge in una nota - Il monitoraggio indica che i livelli di radiazione rimangono stabili in Russia". L'agenzia Ucraina che gestisce la zona aveva avvertito di un rischio accresciuto di radiazioni a causa degli incendi dovuti ai combattimenti in corso nella zona dall'inizio dell'attacco russo. 

Ore 7.17: "Russi avanzano verso Mariupol" 
La Russia avanza a Sud ma si ferma nel resto dell'Ucraina: è quanto scrive l'intelligence britannica nell'ultimo aggiornamento sulla situazione dell'invasione, giunta al 33esimo giorno. "Nelle ultime 24 ore non ci sono stati cambiamenti significativi nelle disposizioni delle forze russe nell'Ucraina occupata", si legge nella nota di aggiornamento diffusa dal ministero della Difesa del Regno Unito. "Le carenze logistiche in corso sono state aggravate da una continua mancanza di slancio e di morale tra i militari russi, e da una resistenza aggressiva da parte degli ucraini". "La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno a Sud, nelle vicinanze di Mariupol, dove continuano pesanti combattimenti mentre Mosca tenta di conquistare il porto" sul mar d'Azov

Ore 6.39: Intelligence, "Putin vuole scenario coreano". 
Il capo dell'Agenzia di intelligence per la difesa dell'Ucraina, generale Kyrylo Budanov, ha affermato - come riporta la CNN - che le operazioni della Russia intorno a Kiev sono fallite e che ora è impossibile per l'esercito russo rovesciare il governo ucraino. La guerra di Putin era ora concentrata nel sud e nell'est del paese, ha detto. "C'è motivo di credere che stia valutando uno scenario 'coreano' per l'Ucraina. Cioè" le forze russe "cercheranno di imporre una linea di demarcazione tra le regioni non occupate e quelle occupate del nostro paese. In realtà, è un tentativo di creare la Corea del Nord e del Sud in Ucraina", ha affermato Budanov. Secondo Budanov la Russia è rimasta intenzionata a stabilire un corridoio terrestre dal confine russo alla Crimea e ha affermato di aspettarsi un tentativo di unire i territori occupati dalla Russia in un'unica entità: "Stiamo già assistendo a tentativi di creare autorità 'parallele' nei territori occupati e di costringere le persone a rinunciare alla valuta" Ucraina, ha detto Budanov, aggiungendo che si aspettava che gli ucraini resistessero agli sforzi politici della Russia.