Cremlino e dintorni

Serghej Shoigu, il messaggio a Vladimir Putin: "Non puoi liberarti di me". L'indiscrezione di Soldatov

Vladimir Putin "ha cambiato le regole del gioco" nella guerra in Ucraina, "e lo ha fatto drasticamente. Non aveva mai attaccato pubblicamente i suoi uomini, gli uomini dei servizi". In una intervista a La Repubblica, Andrej Soldatov, esperto dei servizi d'intelligence russi che insieme a Irina Borogan ha fondato il sito web Agentura.ru (bloccato una settimana fa dalla censura moscovita) spiega che questa "operazione" è diversa dalle altre anche "perché è iniziata con un attacco contro l’intelligence. Alla riunione del Consiglio di sicurezza, Putin ha umiliato pubblicamente il direttore dell’intelligence estera, Svr, Serghej Naryshkin. Due settimane e mezzo dopo, abbiamo saputo di purghe all’interno del dipartimento estero dell'Fsb, un dipartimento cruciale perché è responsabile delle operazioni nell’ex Urss e in Ucraina. Due alti dirigenti sono stati interrogati e messi agli arresti. Dovevano insediare politici filo-Cremlino e hanno fallito".  

 

 

Soldatov aggiunge che in questo momento il presidente russo "è contrariato, persino arrabbiato, con i protagonisti dell’operazione in Ucraina, e la Guardia nazionale è tra questi. Non è contento dell’operazione, ma crede ancora nella bontà del suo piano originale". E sottolinea: "Pur di non ammettere colpe", Vladimir Putin "cerca capri espiatori: intelligence errata, sottrazione di fondi, traditori…".

 

 

Per questo ora Putin si fida di "quattro o cinque persone al massimo. Il ministro della Difesa Serghej Shoigu, il capo del Consiglio di Sicurezza Patrushev. Jurij Kovalchuk (principale azionista di Rossija Bank, ndr), si dice. E uno o due amici di San Pietroburgo". Ma occhio, conclude: "Secondo mie fonti, Putin non era contento della resa militare di Shoigu, che però è insostituibile e potrebbe avergli inviato un messaggio: 'Non puoi liberarti di me, sono il volto della guerra'".