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Ucraina, le notizie in diretta. Azov: "No alla resa incondizionata", schiaffo a Putin. Mosca testa un nuovo missile balistico

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La guerra in Ucraina è al 56esimo giorno, siamo nella seconda fase: è iniziata l'offensiva di larga scala contro il Donbass, nell'est dell'Ucraina. Prosegue l'assedio a Mariupol e all'acciaieria Azovstal, "gli attacchi sono devastanti"; riferiscono gli ucraini. Usa e Regno Unito pronti a mandare nuove armi. La Cina ancora contro Onu e Occidente.

Ore 21.40 Marine Le Pen: "Aggressione a Ucraina non è ammissibile"
"Esprimo la mia solidarietà e la mia compassione assoluta al popolo ucraino": Marine Le Pen ha pronunciato queste parole durante il dibattito di questa sera in tv contro Emmanuel Macon a quattro giorni dal ballottaggio per l'Eliseo. L'aggressione contro l'Ucraina "non è ammissibile", ha detto la candidata, che poi si è detta d'accordo con le sanzioni contro gli oligarchi adottate dall'Unione europea. "L'unica sanzione con cui non sono d'accordo - ha puntualizzato - è il blocco delle importazioni di gas e petrolio russo".

Ore 21.15 Azov: "No alla resa incondizionata, il cessate il fuoco sia effettivo" 
Il battaglione Azov a Mariupol non si arrende: "Le richieste della Federazione russa per quanto riguarda la consegna delle armi e la resa dei nostri militari non le accettiamo. Lanciamo un appello per poter riuscire a recuperare i corpi dei morti e affinché i civili possano uscire dal territorio di Azovstal. Cessino i bombardamenti e applicate il cessate il fuoco nei fatti e non a parole". Ad affermarlo su Telegram è Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov.

Ore 20.20 nuovo pacchetto di sanzioni Usa contro la Russia e l'oligarca Malofeyev
Gli Usa hanno annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina. Nel mirino la banca commerciale Transkapitalbank e una rete globale di oltre 40 individui ed entità. Le misure comprendono anche restrizioni ai visti per 635 cittadini russi. Lo riferisce la Cnn. Le nuove sanzioni Usa per la guerra di Mosca in Ucraina colpiscono poi pure l'oligarca russo Konstantin Malofeyev e la società di criptovalute Bitrivier, con base in Russia.

Ore 19.32 Zelensky risponde a Putin: “Nessuna paura del 9 maggio”
Mosca ha annunciato una grande parata della vittoria a Mariupol per il 9 maggio. La replica di Kiev, affidata al presidente Zelensky, non si è fatta attendere: “Non abbiamo paura del 9 maggio e siamo tranquilli all’idea che la Russia possa utilizzare questa data per mostrare la sua presunta vittoria. Sappiamo che Mosca prevede di organizzare delle manifestazioni nei territori occupati per la festa del 9 maggio. Penso che sia un grande errore”.

Ore 18.38 Segretario Onu chiede di incontrare Putin e Zelensky
Mentre la Russia accusa i negoziatori ucraini di non aver risposto alla proposta inviata loro il 15 aprile e Zelensky risponde sostenendo che la trattativa è bloccata dal Cremlino, il segretario generale delle Nazioni Unite ha deciso di fare una mossa. Antonio Guterres ha infatti inviato due lettere alle missioni permanenti di Russia e Ucraina presso l’Onu con la richiesta di essere ricevuto da Putin a Mosca e da Zelensky a Kiev.

Ore 17.49 Parata della vittoria a Mariupol, i russi fissano la data
Mariupol non è ancora del tutto caduta, ma Mosca sta già organizzando una grande parata militare che si terrà il prossimo 9 maggio. La data non è casuale, ma è quella in cui i russi celebrano l’anniversario della vittoria contro i nazisti nella seconda guerra mondiale. “Avverrà senza dubbio - ha dichiarato Viktoria Kalachova, vicesindaca nominata dai russi - la popolazione di Mariupol aspetta questo evento”.

Ore 17.08 Russia testa nuovo missile balistico intercontinentale
La Russia testa un nuovo missile balistico intercontinentale: “Farà riflettere chi ci minaccia”, ha dichiarato Vladimir Putin. Nel frattempo il governo russo è impegnato a preparare entro il primo giugno una “strategia” di risposta alle sanzioni adottate dall’Occidente. Il presidente russo ha annunciato un’azione nell’ambito dell’Organizzazione per il commercio internazionale e ha definito “illegittime” le sanzioni.

Ore 16.29 Mosca: i negoziati continuano ma Kiev sia realista
La Russia e l'Ucraina "proseguono i negoziati, ma se vuole che siano costruttivi Kiev deve cominciare a cercare accordi realistici". Ad affermarlo è il ministero degli Esteri di Mosca, rilanciato dalla Tass.

Ore 16.00 Cina agli Usa: non sia usata questa crisi per minacciare
Pechino sollecita gli Usa a "non usare la questione ucraina per diffamare, incastrare o minacciare la Cina". Così il ministro della Difesa Wei Fenghe nel colloquio telefonico con il capo del Pentagono Lloyd Austin, nel resoconto del ministero cinese. I due hanno avuto la prima conversazione dopo lo stallo di mesi: Austin voleva il dialogo con il generale Xu Qiliang, massimo ufficiale della Cina in qualità di vicepresidente della Commissione militare centrale - organo di vertice delle forze armate con a capo il presidente Xi Jinping - seguendo una prassi consolidata, ma trovando l'opposizione di Pechino.

Ore 15.28 Mosca, ucraini possono usare elicotteri Usa per attaccarci
"Gli elicotteri da combattimento Mi-17 che gli Stati Uniti hanno deciso di fornire all'Ucraina possono essere impiegati per attacchi sul territorio russo". Lo ha ricordato il ministero degli Esteri di Mosca citato dall'agenzia Interfax: una minaccia alla Nato?

Ore 15.19 Usa: i russi non stanno avanzando nel Donbass
Non c'è stata per ora "nessuna conquista significativa da parte delle forze russa nella loro nuova offensiva nel Donbas". Questa la valutazione della Difesa americana secondo quanto confermato da due alti funzionari alla Cnn. Gli Usa hanno osservato alcuni nuovi attacchi da parte di Mosca, che sembrano più che altro dei test per sondare la tenuta delle forze ucraine. Tuttavia, le linee del fronte rimangono ferme, senza nessun avanzamento da parte della Russia.

Ore 14.59 Zelensky e Navalny contro Marine Le Pen: non votatela
Sia Volodymyr Zelensky sia il dissidente russo Alexy Navalny hanno invitato i francesi a votare per Emmanuel Macron al ballottaggio delle elezioni presidenziali di domenica. "Ho rapporti con Emmanuel Macron e non vorrei perderli", ha detto Zelensky in una intervista, considerando anche che per Kiev Marine Le Pen, "è una persona non grata" dal 2017 a causa di alcune dichiarazioni in cui difendeva l'annessione della Crimea da parte della Russia. Mentre Alexey Navalny dal carcere ha scritto su Twitter: "Invito senza dubbio e senza alcuna esitazione i francesi a votare Emmanuel Macron il 24 aprile".

Ore 14.31 Cremlino, cresce l'allarme sui costi della guerra
Un piccolo ma crescente gruppo all'interno del Cremlino sta iniziando a sollevare dubbi sulla guerra in Ucraina di Vladimir Putin ritenendola un errore catastrofico dai costi eccezionali. Al momento però i funzionari scettici del conflitto non ritengono che lo zar possa cambiare idea. Il retroscena è dell'agenzia Bloomberg che cita non specificate fonti. Secondo gli scettici il presidente russo potrebbe usare in modo limitato le armi nucleari nel caso intravedesse un fallimento della guerra, come pensano gli americani. Alcuni funzionari di alto livello hanno cercato di spiegare a Putin l'impatto economico delle sanzioni, che sarà devastante e in grado di spazzare via due decenni di crescita. Il presidente russo ha però ignorato gli avvertimenti, ammettendo che anche se la Russia pagherà un prezzo elevato l'Occidente non gli ha lasciato alternative al conflitto.

Ore 14.15 Mariupol, appello del sidaco ai residenti: Lasciate la città
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko ha esortato i residenti a lasciare la città portuale. Il sindaco ha chiesto alle persone che hanno già lasciato Mariupol di contattare i loro parenti ancora in città e di convincerli a partire. Circa 200.000 persone hanno già lasciato Mariupol, che contava oltre 400.000 abitanti prima della guerra, ha aggiunto. "Non abbiate paura a riparare a Zaporizhzhia, dove potete ricevere tutto l'aiuto di cui avete bisogno - cibo, medicine, beni essenziali - e la cosa principale è che sarete al sicuro", ha concluso.

Ore 13.50 Mariupol, bus umanitari si fermano anche vicino all'acciaieria
Gli autobus in partenza da Mariupol nell'ambito del corridoio umanitario verso Zaporizhizhia concordato oggi si fermeranno anche vicino all'acciaieria Azovstal, dove hanno trovato rifugio soldati e civili ucraini: lo ha confermato il sindaco della città portuale assediata, Vadim Boychenko, esortando i cittadini a evacuare e precisando che il corridoio è aperto dalle 14 ora locale (le 13 in Italia). Una mossa azzardata, pericolosa ed eroica, quella dei bus. Intanto, secondo la milizia della Repubblica popolare di Donetsk, cinque soldati ucraini hanno volontariamente deposto le armi e hanno lasciato il territorio dell'acciaieria.

Ore 13.39 Mariupol, scaduto l'ultimatum russo: nessun segno di resa
Il termine delle ore 14 di Mosca, le 13 in Italia, concesso da Mosca alle forze ucraine a Mariupol per deporre le armi è scaduto. Ma da parte degli ucraini non è arrivato alcun segno di resa. È quanto rilancia la Bbc. Sebbene la città portuale assediata sia circondata dalle forze russe, non è ancora caduta, conclude la tv britannica.

Ore 13.15 Putin, nel Donbass arriverà la pace grazie alla Russia
Vladimir Putin afferma che arriverà la pace nel Donbass grazie alla Russia e che Mosca farà in modo che nella regione la vita in sicurezza torni la normalità. Parole rilanciate dall'agenzia Tass. Il presidente russo ha precisato che la tragedia del Donbass ha spinto la Russia a iniziare quella che lui chiama "l'operazione speciale in Ucraina".

Ore 13.04 Mariupol, appello al Papa dei familiari degli assediati: "Aiutaci a salvarli"
Un'altra lettera inviata a Papa Francesco dai familiari degli assediati di Mariupol: "La comunità non ha il diritto di limitarsi ad assistere al crimine della Russia, ti chiediamo di fare il possibile e l'impossibile per salvare i nostri parenti e tutte le persone di Mariupol". Questi i passi della missiva inviata al Papa da Mariupol, diffusi via Twitter dall'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash.

Ore 12.48 Kiev: nessun nuovo aereo da alleati ma solo ricambi
Le forze armate ucraine hanno confermato di aver ricevuto dagli alleati parti di ricambio per gli aerei ma non nuovi velivoli. Lo rilancia il Kyiev Independent, che sottolinea come i nuovi aerei non siano arrivati nonostante le affermazioni dei giorni scorsi del Pentagono.

Ore 12.42 Kiev: vogliono fare di Mykolaiv una seconda Mariupol
"I militari russi vogliono fare di Mykolaiv una seconda Mariupol. Non abbiamo acqua a causa dei bombardamenti di strutture vitali per la popolazione e ora stanno provando a farlo con l’elettricità". Questa la denuncia di Dmytro Pletenchuk, press officer dell’amministrazione di Mykolaiv, rilanciata dall’inviato dell’Ansa a Mykolaiv.

Ore 12.38 Michel a Borodyanka: "Crimini di guerra non verranno dimenticati"
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, arrivato stamani in visita a Kiev, si è recato a Borodyanka, a ovest della capitale UCRAINA, che ha subito pesanti devastazioni ad opera dei russi, "come Bucha e troppe altre città in UCRAINA. La storia - dice Michel via social - non dimenticherà i crimini di guerra che sono stati commessi qui. Non può esserci pace senza giustizia", conclude.

Ore 12.33 Russia minaccia la Moldova per messa al bando della Z
Mosca minaccia la Moldova per il bando ai simboli del sostegno all'invasione russa dell'Ucraina deciso dal parlamento di Chisinau. La Moldova "finirà nella spazzatura della storia", ha detto il senatore russo Alexei Pushkov, vicino a Putin, rivolgendosi su Telegram alla presidente del Paese, Maia Sandu. La presidente, ha aggiunto, "dovrebbe essere più prudente sulla Russia e i suoi simboli dato che Chisinau non può pagare per il gas russo", ha aggiunto. Il messaggio minaccioso arriva dopo che la Moldova ha vietato nel paese l'uso dei simboli Z e V, così come del nastro nero-arancione di San Giorgio, usati in Russia per esprimere sostegno alla guerra contro l'Ucraina. Chisinau ha aperto le porte ai profughi ucraini e inviato aiuti umanitari a Kiev, ma non ha fornito supporto militare all'Ucraina e non ha aderito alle sanzioni contro la Russia. All'interno della Moldova, c'è una repubblica separatista filo russa, la Transnistria, autoproclamata nel 1990, dove sono dislocate truppe russe.

Ore 12.31 Norvegia invierà a Kiev 100 missili antiaerei Mistral
La Norvegia invierà un centinaio di sistemi missilistici antiaerei Mistral in Ucraina. Lo ha annunciato su Telegram Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del Presidente Zelensky. Il Mistral Sam è un sistema missilistico antiaereo portatile, sviluppato in Francia e progettato per colpire elicotteri e aerei a bassa quota. 

Ore 12.20 Gb, tennisti russi e bielorussi esclusi da Wimbledon
Niente Wimbledon per i tennisti russi e bielorussi. L'indiscrezione arriva dal Daily Mail, secondo cui gli organizzatori del major sull'erba londinese ha deciso di escludere i giocatori dei due Paesi dall'edizione di quest'anno in seguito all'invasione dell'Ucraina. La mossa, se confermata, arriva una settimana prima della conferenza stampa di presentazione del torneo. Atp e Wta sarebbero già stati informati, scrive ancora il Daily Mail citando fonti autorevoli. L'esclusione più illustre sarebbe in campo maschile e a pagarne le spese sarebbe il numero due del mondo, il russo Daniil Medvedev. Tra le donne, la più alta in classifica a essere esclusa sarebbe la bielorussa numero 4 del mondo Aryna Sabalenka. La decisione di escludere i tennisti russi e bielorussi non sarebbe nata da un'iniziativa del governo britannico ma direttamente dall'All England Club, l'esclusivo circolo sede del torneo dello Slam. 

Ore 12  Cremlino, Russia ha consegnato a Kiev bozza di accordo di pace
Una "bozza" di un documento, "che include formulazioni assolutamente chiare" per un accordo di pace è stata consegnata dalla Russia all'Ucraina nell'ambito del processo negoziale. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. "Quindi la palla è nel loro campo e stiamo aspettando una risposta", ha aggiunto. Inoltre Peskov ha osservato che Kiev si discosta costantemente dagli accordi precedentemente accettati e dalle sue affermazioni, variandole costantemente. A suo dire, questo atteggiamento, "in termini di efficacia dei negoziati", ha "conseguenze pessime".

Ore 11.27 - Financial Times: 200 mila lavoratori con sede in Russia sui libri paga occidentali
Le aziende multinazionali - denuncia il Financial Times - continuano a pagare quasi 200 mila dipendenti con sede in Russia nonostante le promesse di sospendere o porre fine alle attività nel Paese, sollevando timori di licenziamenti di massa o nazionalizzazioni mentre le speranze di una rapida conclusione della guerra in Ucraina sono del tutto evaporate. Il FT specifica che una serie di aziende occidentali, da McDonald’s a Renault, si sono impegnate a pagare migliaia di salari dei dipendenti quando hanno interrotto le attività nel paese il mese scorso. L’analisi mostra che almeno 188 mila dipendenti continuano ad essere a libro paga. 

Ore 11.01 Mosca: Non ci fidiamo più dei negoziatori ucraini
La Russia "non si fida più dei negoziatori ucraini", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un’intervista al canale televisivo Rossiya-24, rilanciata dalla Tass. "Non c’è più fiducia in queste persone da molto tempo", ha aggiunto, per poi ribadire l’accusa di "incoerenza nella posizione negoziale di Kiev già avanzata anche dal Cremlino". E ancora: "Da parte dell’ufficio di un uomo che si fa chiamare presidente dell’Ucraina ed è dotato di poteri adeguati, è stata avanzata la richiesta di condurre negoziati. La Russia non ha rifiutato questa richiesta. Poi, come sempre, è iniziato un circo, letteralmente e in senso figurato, dal regime di Kiev: prima vengono, poi non vengono, a volte partecipano, a volte no. Mosca era pronta a questo. È uno schema classico, che dice che il regime non è indipendente, è controllato. E in secondo luogo, che i negoziati sono usati come distrazione", conclude la Zakharova

Ore 10. 46 Germania, niente armi pesanti all'Ucraina: servono a noi
Per l’esercito tedesco ad oggi è impossibile mandare le proprie armi pesanti in Ucraina. Le spedizioni del materiale Bundeswehr andrebbero a scapito degli impegni tedeschi nella Nato. "Non avremmo più la possibilità di reagire alle contingenze e questo indebolirebbe notevolmente la nostra capacità di difesa", ha spiegato l’ispettore generale Markus Laubenthal, numero due dell’esercito di Berlino, intervenendo alla tv pubblica tedesca Zdf. 

Ore 10.24 Kharkiv, morti i due dipendenti rimasti nell'ecoparco
Avevano scelto di restare nel parco per accudire gli animali, ma hanno pagato con la vita questa scelta. Sono stati infatti ritrovati in un ripostiglio del Feldman Ecopark di Kharkiv due dipendenti di cui non si avevano più notizie dall'inizio di marzo. Lo ha confermato il servizio stampa del parco, ricordando che i due avevano scelto di rimanere nella struttura per nutrire gli animali: l'Ecopark ospita infatti più di 2.000 animali di 200 specie. Dopo essere tornati nel parco - finito nel mirino dei russi come tutto il resto città ucraina, colpita indiscriminatamente - i gestori hanno cercato i due per poi trovarli ieri, "colpiti dai nemici". L'ecoparco di Kharkiv è stato quasi distrutto dai bombardamenti russi.

Ore 10.05 Mariupol, il consigliere del sindaco: I russi minacciano di sparare a chi è senza nastro bianco
"I militari russi minacciano di fucilare coloro che non vorranno mettersi il nastro bianco al braccio". Questa la denuncia del consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko. "Dalle proposte morbide di indossare nastri bianchi ai civili in segno di distinzione, gli occupanti sono passati alle minacce dirette di aprire il fuoco su chiunque si troverà in strada senza tali segni distintivi", ha concluso.

Ore 9.45 Ambasciatore italiano all’Onu: Non possiamo rischiare una Budapest 2.0
"Non possiamo ripetere Budapest, rischiare una Budapest 2.0, ma nel conflitto ucraino non si dovrà pensare a vincitori o vinti e bisognerà evitare ad ogni costo che la sfida attuale avanzata da Mosca con l’aiuto di Pechino venga percepita come una sfida the West against the rest, l’Occidente contro il resto del mondo". Così l’ambasciatore italiano all’ Onu Maurizio Massari in un incontro con il Gruppo esponenti italiani a New York, nel corso del quale ha discusso dell’aggressione russa in Ucraina, soffermandosi sulle prospettive di pace e sul contesto strategico e storico che ha portato alla decisione di Vladimir Putin.

Ore 9.31 Oslo, 100 missili antiaerei all'Ucraina
Il governo della Norvegia ha annunciato l'invio di cento missili antiaerei in Ucraina per rafforzare le capacità militari di Kiev a fronte dell'offensiva russa. L'esecutivo norvegese aveva già inviato 4mila missili anticarro ed altro equipaggiamento militare. Questa fornitura prevede missili Mistral, che sarebbero stati sostituiti "pur essendo armi efficaci e moderne" simili ad altre già inviate a Kiev da alti paesi, ha sottolineato il ministro della Difesa norvegese, Bjorn Arild Gram.

Ore 9.27 Polonia pronta a ricevere 10mila militari ucraini feriti
La Polonia è pronta a ricevere 10 mila militari ucraini feriti durante la guerra con la Russia. Lo ha confermato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki nel corso di una visita a Leopoli, citato dall'Agenzia Unian. "Stiamo già ricevendo e curando soldati feriti dall'Ucraina. Siamo comunque pronti ad accettare almeno 10 mila soldati, se necessario. I nostri ospedali sono pronti per questo. Che tutti tornino alle loro case e ai loro figli", ha spiegato Morawiecki. E ancora, ha ricordato che decine di militari ucraini sono già in cura e riabilitazione in varie città polacche. Il primo ministro ha visitato Leopoli per partecipare all'apertura di zone-container per gli sfollati, organizzate a spese del governo polacco e possono ospitare 300-350 rifugiati.

Ore 8.58 Mariupol, accordo su un corridoio umanitario
"Siamo riusciti a trovare un accordo preliminare con i russi su un corridoio umanitario per evacuare donne, bambini e anziani da Mariupol": così su Telegram il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk. "A causa della situazione della sicurezza molto difficile, potrebbero esserci cambiamenti", ha però avvertito Vereshchuk. L'Ucraina è intenzionata ad evacuare oggi 6mila civili con 90 bus, secondo quanto dichiarato dal sindaco della città portuale ucraina, Vadym Boychenko.

Ore 8.16 Intelligence Uk: aumenta la presenza militare russa al confine est
La presenza militare russa al confine orientale dell'Ucraina continua ad aumentare, mentre i combattimenti nel Donbass si stanno intensificando: lo conferma l'intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. Secondo i servizi britannici, inoltre, è probabile che l'attività aerea russa nell'Ucraina settentrionale rimanga contenuta dopo il ritiro di Mosca dal nord di Kiev. Tuttavia, esiste ancora il rischio di attacchi con armi di precisione contro obiettivi chiave in tutta l'Ucraina. Gli attacchi russi contro le città del Paese, conclude il rapporto, mostrano l'intenzione di Mosca cercare di interrompere il flusso dei rinforzi e delle armi ucraine nell'est del Paese.

Ore 7.38 Forze russe verso Lyman
Le truppe russe si stanno raggruppando per proseguire la loro offensiva verso la città di Lyman, nella regione di Donetsk, nell'est del Paese: lo rivela su Facebook l'Esercito ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. "Il nemico sta cercando di continuare le sue operazioni.

Ore 7.01 Mykolaiv, colpiti i tralicci dell’elettricità
Nel corso della notte Mykolaiv è stata bombardata di nuovo e per tutta la notte sono andati avanti colpi di artiglieria. Ieri sono stati colpiti anche i tralicci dell’elettricità in città, riporta il Corriere della Sera. Bombardamenti anche a nord, che hanno colpito di nuovo Bastianka e stanno riprovando la mossa a uncino su Mykolaiv, come all’inizio della guerra. 

Ore 6.39 Azovstal, nuovo ultimatum per liberare l’acciaieria 
La Russia si spende in un nuovo ultimatum per la resa degli ucraini che si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dopo che il precedente ultimatum è stato ignorato. "Le forze armate russe, sulla base di principi puramente umanitari, propone di nuovo ai combattenti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari di cessare le loro operazioni militari dalle 14 ora di Mosca (le 13 ora italiana ndr.) del 20 aprile e di deporre le armi", rende noto il ministero della Difesa russo. Per ora non c’è nessuna risposta da parte delle truppe ucraine, ma hanno ripetutamente promesso di non arrendersi.

Ore 5.25 Cina all’Onu, no blocco beni a Russia e invio armi
Pechino ha bocciato il blocco di beni di altri Stati poiché "minano la stabilità internazionale e l’economia mondiale". Inoltre "le forniture di armi non porteranno pace". La posizione della Cina è stata espressa dall’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun. "Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi — ha aggiunto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza — violano la sovranità. Va eliminato l’impatto negativo delle sanzioni". Secondo la Cina la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, "per evitare un effetto domino su tutte le economie mondiali". Il rappresentante di Pechino ha lanciato un appello ad astenersi dall’invio di armi in Ucraina: "Continuare a farlo non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria", ha concluso.

Ore 4.44 Azovastal, il capo dei marines: ultimi giorni, forse ore
Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo "gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di dieci a uno". Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, il quale ha aggiunto: "Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo", ha concluso.

Ore 2.20 Aiea, ripristinate comunicazioni con Chernobyl
Le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica e la centrale di Chernobyl sono state ripristinate, a oltre un mese dalla presa della centrale da parte delle forze russe. Lo annuncia in una nota il direttore generale di Aiea Rafael Mariano Grossi. "Non era una situazione sostenibile ed è un’ottima notizia che l’autorità di regolamentazione ora possa contattare direttamente l’impianto quando necessario", ha spiegato Grossi.Secondo quanto comunicato da Grossi, ci sarà una missione di esperti dell’Aiea nel sito di Chernobyl alla fine di aprile per valutare la sicurezza, fornire attrezzature essenziali e riparare i sistemi di monitoraggio a distanza dell’Agenzia.

Ore 1.44 Londra fornirà anche missili Brimstone
Tra gli armamenti che il Regno Unito intende inviare all’Ucraina ci sono anche missili antinave, lanciamissili corazzati e i razzi britannici Brimstone da montare su veicoli. Lo ha rivelato il premier Boris Johnson, citato dal Guardian. I Brimstone eranno stati precedentemente utilizzati dalle forze britanniche in Libia e Siria e sono generalmente lanciati da aerei a reazione; sono usati contro bersagli terrestri e marittimi in rapido movimento.

Ore 00.20 NYT: Usa, nuovo pacchetto di armi a Kiev da 800 milioni
Joe Biden annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina nei prossimi giorni, di importo uguale a quello appena varato, ovvero 800 milioni di dollari. Lo conferma una fonte informata al New York Times senza però specificare quali mezzi faranno parte del nuovo invio. Qualche ora fa il presidente americano aveva parlato dell’invio di altra artiglieria alle forze di Kiev.

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