La resistenza

Battaglione Azov, la guerra in prima persona: "Come combattiamo", video-choc da Mariupol

“Ecco come il battaglione Azov opera a Mariupol”, è la didascalia del video condiviso da Tpyxa News, una delle fonti sul campo della guerra in Ucraina che va avanti da oltre due mesi a causa dell’invasione russa. Un filmato di pochi secondi dal chiaro scopo propagandistico, che però mostra comunque alcune fasi operative dei resistenti ucraini nei pressi dell’acciaieria Azovstal, che è ormai isolata da Mariupol, finita sotto il controllo dei russi.

 

 

“C’è stata una quantità incredibile di bombe al fosforo, 50 attacchi aerei, razzi, artiglieri e tutto ciò che i barbari possono usare contro l’umanità”, ha dichiarato Sviatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, in merito a quanto sta avvenendo a Mariupol. “Qui la vita - ha continuato - adesso è un giorno pari a un anno. Io chiedo chi ha dato tempo a Mosca per nascondere crimini di vastità difficile da immaginare, chi ha dato la possibilità all’orda di portare dei propagandisti pagati in città”.

 

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“Chiedo al mondo di dire con fermezza - ha proseguito Palamar - senza indulgenza che questa non è una guerra per il territorio, questo è un genocidio; è la distruzione di un popolo che viene attaccato. Noi resisteremo per il nostro futuro, per i nostri figli, per il futuro dei vostri figli. Sono certo che abbiate fatto di tutto affinché i soldati di Mariupol vedessero le proprie famiglie, curassero le proprie ferite e seppellissero i compagni d’arma, affinché i bambini insieme ai loro genitori uscissero dai rifugi di Azovstal in un territorio senza bombardamenti”.