Minaccia nucleare

"Bastano 106 secondi...". La "botta" di Satana 2: quanto ci mette lo Zar a distruggere le nostre città

La televisione di Stato russa e in particolare i talk show politici hanno completamente cambiato linguaggio negli ultimi giorni. Non solo iniziano a parlare di “guerra” al posto di “operazione militare speciale”, ma anche e soprattutto di un possibile attacco nucleare per “difendersi” dagli Stati Uniti e dalla Nato. Addirittura in una recente trasmissione è stata mandata in onda un’infografica che mostra quanti secondi impiegherebbe la Russia a distruggere le principali capitali europee grazie al nuovo missile Sarmat, denominato anche Satana 2.

 

 

“Mentre nei talk italiani i giornalisti russi fanno le vittime su possibili attacchi della Nato nei loro confronti - ha scritto Giovanni Rodriquez, giornalista che ha condiviso l’infografica su Twitter - in Russia mandano in onda immagini su come possano attaccare con Sarmat: Berlino in 106 secondi, Parigi in 200 secondi e Londra in 202 secondi”. È curioso che i talk show russi stiano diventando così “aggressivi”, dato che nelle ultime ore il ministro Sergej Lavrov ha provato a smorzare un minimo i toni: “La Russia non minaccia nessuno con il nucleare, Mosca non è in guerra con la Nato”.

 

 

I giornalisti e gli opinionisti russi però non la pensano così. Basta riportare lo scambio a tratti surreale tra Vladimir Solovyev e Margarita Simonjan, due dei massimi esponenti della propaganda del Cremlino. “Ritengo che secondo quello che sappiamo del nostro leader Vladimir Putin la soluzione più probabile è la terza guerra mondiale - ha dichiarato la Simonjan - per me è molto più probabile di ogni altra cosa che finisca tutto in un attacco nucleare”. La risposta di Solovyev è stata a dir poco cinica: “Ma noi andremo tutti in paradiso, loro schiatteranno e basta. Tanto tutti dobbiamo morire”.