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Fonderia Azovstal, "un odore terribile": in sala operatoria... la terrificante testimonianza

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La morsa dell’esercito russo continua a farsi sentire sui resistenti ucraini che si trovano all’interno dell’acciaieria Azovstal. Gli invasori continuano a lanciare attacchi dal cielo e con l’artiglieria, rendendo sempre più critiche le condizioni di chi vive in quei sotterranei da settimane. Non è chiaro quante persone ci siano lì sotto, forse un migliaio, ma di certo quelle in grado di combattere sono di meno: molti sono mutilati o comunque fanno fatica a reggersi in piedi.

 

 

Le testimonianze riportate dal Corriere della Sera sono a dir poco drammatiche: “La situazione è pessima - ha dichiarato un ufficiale di polizia - deprimente. Ci sono circa 600 persone in condizioni spaventose. Sono sistemati come in una enorme palestra. Qualche decina di letti a castello e per il resto tutti per terra. C’è un odore terribile, ci sono mosche e lamenti”. Inoltre i medici sono costretti a fare il loro lavoro in condizioni disperate: “Non ci sono strumenti. La sala operatoria ormai è un tavolo vicino al muro, non ci sono medicine e le operazioni si fanno senza anestesia”.

 

 

In pratica non serve neanche riportare ferite gravi per rischiare la vita: bastano le condizioni igieniche e sanitarie disperate per trasformare ogni ferita in un pericolo mortale. Nonostante gli attacchi russi e i tentativi di trattative da parte dell’Ucraina, la situazione è ancora in stallo e per ora non si vede una soluzione all’orizzonte. “Non si tratta neanche più di mancanza di acqua, cibo, luce, medicine - ha sottolineato Lyudmila Denisova, la commissaria per i diritti umani dell’Ucraina - si tratta di mancanza di qualunque condizione che assomigli alla vita”.

 

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