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Cina, Xi Jinping scarica il Cremlino? "Niente petrolio e aziende via dalla Russia", la fine di Putin si avvicina

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L'atteggiamento di Xi Jinping ha preso alla sprovvista Vladimir Putin. La Russia a guerra iniziata era convinta di poter contare almeno su un alleato, ma ad oggi le certezze svaniscono. D'altronde Pechino non sta facendo nulla per dare una mano a Mosca: non gli compra il petrolio e molte aziende tecnologiche cinesi stanno facendo i bagagli per lasciare il Paese dello zar. Lo stesso Lucio Caracciolo, esperto di geopolitica e fondatore della rivista Limes, aveva delineato uno scenario in cui il presidente russo è sempre più isolato. Le continue sconfitte sul campo ucraino stanno facendo credere a Xi Jinping come a tanti altri che il conflitto non sorride a Putin. 

 

 

"La Russia - confermava Caracciolo - appariva un partner essenziale per la sicurezza della Cina. Gli incredibili errori commessi dalla Russia nella campagna d’Ucraina hanno messo in crisi questi presupposti". Per questo, secondo Dagospia, lo zar è "perplesso" e starebbe facendo un passo indietro. Si è infatti aperto un dialogo tra il Cremlino e la Casa Bianca, con Putin che ha capito il grosso rischio a cui sta andando incontro: la sconfitta totale.

 

 

"Il consumismo ed edonismo occidentale - si legge - è ormai entrato sotto la pelle dei suoi soldati e non hanno voglia di perdere i piaceri della vita in una guerra che non capiscono: stavano così bene con McDonald e Instagram, Gucci e Coca cola. E gli ammutinamenti si moltiplicano". Non solo, anche gli equipaggiamenti e gli armamenti russi non aiutano. L'arretratezza in guerra si nota eccome, soprattutto se la capacità militare di Mosca viene messa a confronto con quella americana. Non è un caso che i droni inviati da Joe Biden siano stati in grado di individuare i e uccidere i generali mandati da Putin, migliori compresi.

 

 

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