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Ucraina, la guerra in diretta. Draghi: "Nessuno spiraglio di pace. Gli ho chiesto di sbloccare i porti per il grano e lui..."

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La guerra prosegue e la strada della diplomazia si fa sempre più in salita. Il presidente ucraino Zelensky di fatto non accetta un negoziato di pace che possa prevedere cessioni territoriali da parte dell'Ucraina alla Russia. Intanto sul fronte della battaglia, l'esercito di Putin provava sfondare nel Donbass. Una mossa che può di fatto cambiare radicalmente le sorti della guerra regalando ai russi la piena supremazia sull'Est dell'Ucraina. Nodo centrale restano anche i porti su cui i russi hanno avviato un'operazione di sminamento. 

Ore 21.38 Kuleba, "situazione militare nell'Est peggio di quello che la gente crede"
La situazione militare nell'est dell'Ucraina è anche peggio di quello che la gente crede. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, in una sessione di domande e risposte su twitter, ribadendo la necessità di armi pesanti per combattere i russi in modo efficace. Kuleba ha poi affermato che i negoziati di pace con Mosca non stanno realmente avvenendo. 

Ore 20.58 Mosca, truppe in centrale Zaporizhzya per motivi di sicurezza
Le truppe russe sono entrate e hanno occupato la centrale di Zaporizhzhya per salvaguardare il combustibile nucleare e gli altri materiali dell'impianto. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, in una dichiarazione pubblicata sul sito del ministero: "Ribadiamo ancora una volta che la messa sotto protezione da parte dei militari russi dell'impianto di Zaporizhzhya è stato giustificato per prevenire una fuoriuscita di materiali nucleari e radioattivi". La sua dichiarazione è arrivata in risposta a una nota dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che ha detto di voler visitare la centrale per accertare che il plutonio e l'uranio arricchito prodotti non vengano usati a scopi bellici. 

Ore 20.50 Lavrov, se armi Occidente colpiscono Russia escalation inaccettabile
"Le armi fornite dall'Occidente all'Ucraina in grado di colpire il territorio russo sarebbero "un serio passo verso un'escalation inaccettabile". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, come riferisce la Tass. Lavrov, aggiunge l'agenzia Ria Navosti, ha detto di sperare che le persone sane di mente in Occidente lo capiscano: "Ne sono rimaste ancora alcune". 

Ore 20.20  Fonti Usa: successi russi a Sloviansk e Kramatorsk
Le forze russe hanno ottenuto "alcuni successi" nella loro avanzata verso Sloviansk e Kramatorsk, "non molti, ma alcuni". Lo hanno riferito fonti della Difesa americana, che poi hanno parlato anche della situazione a Kharkiv, dove gli ucraini hanno "continuato a respingere le forze russe"., in un raggio compreso "tra pochi chilometri e dieci chilometri dal confine russo", dunque, qui, "nessun cambiamento importante". 

Ore 19,31 Draghi in conferenza stampa: "Da Putin disponibilità a sbloccare i porti. Ora devo sentire Zelensky"
"Ho cercato Putin, lo scopo della mia telefonata era chiedere se si potesse far qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi ucraini, perché la crisi alimentare, in alcuni paesi già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili". Lo ha detto il premier Mario Draghi, in conferenza stampa. Ora occorre "vedere se si può avviare una collaborazione Russia-Ucraina sullo sblocco dei porti in Mar Nero, dove ci sono molti mln di tonnellate di grano ferme. Putin ha detto che questo non è sufficiente" per risolvere la crisi alimentare, "perché il fabbisogno è più alto, ma io ho chiesto di" procedere con lo sblocco "o si rischia che questi depositi vadano a male, che marciscano. Putin mi ha detto che i porti sono bloccati perché sono minati dagli ucraini, che però li minano per impedire ai russi di attaccare. Ho chiesto collaborazione a sminare questi porti" e per arrivarci occorre "garantire non arrivino attacchi quando i porti saranno sminati. Può essere un tentativo che non avrà esiti ma c'è stata disponibilità da parte di Putin. Ho terminato dicendo che chiamerò Zelensky per vedere se c'è volontà di procedere in questa direzione, se c'è disponibilità. Ho sentito il dovere di fare questo tentativo per una crisi umanitaria che può toccare i più poveri del mondo. Speriamo...". 

Ore 19 Kiev, "A Mariupol, Russia cancella vacanza scuola"
A Mariupol, le vacanze scolastiche estive sono state cancellate per consentire agli alunni di studiare il russo e mettersi al pari con il curriculum scolastico russo. Lo ha reso noto sui social media una fonte Ucraina, Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della citta' portuale sul mare di Azov, prima che passasse in mano russa. "Per tutta l'estate, i bambini dovranno studiare lingua, letteratura e storia russa, nonche' lezioni di matematica in russo". Non ci sono conferme dell'annuncio da parte russa. 

Ore 18.50 Onu, morti quasi 4mila civili da inizio conflitto, oltre 4.600 i feriti
L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha confermato la morte di 3.998 civili in Ucraina dall'inizio del conflitto. Il totale dei feriti è salito a 4.693. La maggior parte dei civili è morta a seguito di lancio di bombe e missili. L'Ohchr ritiene che il numero delle morti confermate sia più basso di quelle effettive, questo per la difficoltà di raggiungere alcune aree.

Ore 18.48 Presidente Transnistria scioglie il governo
Il presidente della Transnistria, Vadim Krasnoselsky, ha sciolto il governo dell'autoproclamata Repubblica. Lo riporta la Tass. Il Parlamento si riunirà domani per una sessione di emergenza durante la quale esaminerà la candidatura di Alexander Rosenberg, indicato da Krasnoselsky, come nuovo primo ministro.

Ore 18,30 Intelligence ucraina, comandanti russi mentono al Cremlino
I comandanti russi mentirebbero al Cremlino, raccontando di presunte vittorie in Ucraina. E' quanto sarebbe emerso da una conversazione nell'esercito russo intercettata dall'intelligence di Kiev. Lo riporta l'agenzia Ucraina Unian. "I russi subiscono perdite schiaccianti nella guerra, ma continuano a riferire al Cremlino dei loro 'successi'", ha affermato il Servizio di sicurezza dell'Ucraina in un post su Telegram. "Ad esempio i russi hanno segnalato la presa del villaggio di Dovhenke, nella regione di Kharkiv, a fine aprile, sebbene il villaggio sia sotto il controllo degli ucraini, e siano ancora in corso combattimenti nell'area", ha aggiunto l'intelligence.

Ore 18.20 Telefonata Draghi-Putin: “Continueremo a garantire le forniture di gas all’Italia”
Vladimir Putin e Mario Draghi hanno avuto un contatto telefonico. Il presidente russo ha ribadito l’intenzione di garantire una “fornitura ininterrotta” di gas all’Itala. Inoltre putin ha spiegato al premier italiano di essere pronto ad aiutare a superare la crisi alimentare in cambio della revoca delle sanzioni. “Il colloquio si è incontrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina - recita la nota di Palazzo Chigi - e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa sulla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo”.

Ore 17.30 "Non vogliono combattere" e la Russia licenzia 115 militari
Un tribunale russo ha confermato il licenziamento di 115 uomini della Guardia nazionale che avevano fatto ricorso contro il loro licenziamento dopo il rifiuto di prendere parte all'operazione speciale militare di Mosca in Ucraina. Il caso sembra essere la prima conferma ufficiale di casi in cui i soldati si oppongono ad unirsi alla campagna militare russa, lanciata il 24 febbraio contro il Paese confinante. Un tribunale militare della repubblica russa della Cabardino-Balcaria ha dichiarato di aver esaminato i "documenti necessari" e di aver interrogato i membri della Guardia nazionale, una forza di sicurezza interna separata dall'esercito russo e che risponde direttamente al presidente. I giudici hanno concluso che gli imputati "si sono arbitrariamente rifiutati di svolgere un incarico ufficiale" e hanno respinto il loro ricorso. L'udienza si è svolta a porte chiuse per evitare di rivelare "segreti militari", ha aggiunto la corte.

Ore 17.00 Cina, Blinken: campanelli d'allarme nella zona Indo-Pacifica
"La difesa di Pechino della guerra del presidente Putin per cancellare la sovranità dell'Ucraina e garantirsi una sfera di influenza in Europa dovrebbe sollevare campanelli d'allarme per tutti noi che chiamiamo casa la regione dell'Indo-Pacifico". Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un discorso sulla politica Usa nei confronti della Cina alla George Washington University.

Ore 16.45 Putin, l'Occidente non riuscirà a isolare la Russia
 Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l'Occidente fallirà nel suo tentativo di isolare la Russia e dovrà far fronte a crescenti problemi economici. Parlando in collegamento video al Forum economico eurasiatico, Putin ha affermato che Mosca non si tirerà fuori dalla cooperazione internazionale. Cercare di isolare la Russia è "impossibile, assolutamente irrealistico nel mondo moderno" e "coloro che cercano di farlo si fanno male", ha detto Putin. Il leader russo ha fatto riferimento alle crescenti sfide economiche in Occidente, tra cui "l'inflazione mai vista in 40 anni, la crescente disoccupazione, i problemi nelle catene di approvvigionamento e l'aggravarsi delle crisi globali in ambiti così delicati come quello alimentare". "Questo non è uno scherzo", ha detto, "è una cosa seria che avrà un impatto sull'intero sistema di relazioni economiche e politiche". Il leader ha poi criticato l'Occidente per aver sequestrato i beni russi, dicendo che "il furto di beni altrui non ha mai portato a nulla di buono". 

Ore 16.20 Kiev ammette, Mosca in vantaggio nel Luhansk
L'esercito russo "è al momento in vantaggio" nella regione di Luhansk. Lo ha affermato il generale ucraino Oleksiy Gromov, secondo quanto riporta il Guardian. L'esercito russo è stato visto mentre spostava i sistemi missilistici Iskander nella regione occidentale di Brest in Bielorussia, ciò ha sollevato la possibilità di nuovi attacchi missilistici contro l'Ucraina occidentale, ha aggiunto Gromov. 

Ore 16.00 colloquio telefonico Erdogan-Macron sul tavolo guerra e Nato
 Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron. I due leader, secondo quanto riferito dalla presidenza turca, hanno discusso della guerra tra Russia e Ucraina, della domanda di adesione di Svezia e Finlandia alla Nato e di questioni regionali. 

15.24 Zelensky incontra Sanna Marin: "Grazie per assistenza militare"
La premier finlandese Sanna Marin ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso della sua visita a Kiev. Zelensky ha ringraziato la collega per l'assistenza militare "molto preziosa".

14.58 Macron a Erdogan: "Rispetti scelta sovrana di Svezia e Finlandia in Nato"
Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto al suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan di rispettare ''la scelta sovrana'' di Svezia e Finlandia di entrare a far parte della Nato. Lo rende noto l'Eliseo. ''I contatti di Svezia e Finlandia con persone e istituzioni affiliate al Pkk e all'Ypg contraddicono lo spirito di solidarietà proprio della Nato'', ha risposto Erdogan secondo quanto riferisce l'ufficio di presidenza turca.


14.45 Kiev: i combattimenti a est hanno raggiunto il "picco di intensità"
La lotta contro le truppe russe nell'Ucraina orientale ha raggiunto la "massima intensità", ha affermato giovedì la viceministra della Difesa ucraino Ganna Malyar. "I combattimenti hanno raggiunto la loro massima intensità e ci attende una fase lunga ed estremamente difficile", ha detto il viceministro durante una conferenza stampa.

Ore 13.43 Zelensky: "Non c'è alternativa, bisogna combattere e vincere"
Non c'è alternativa per l'Ucraina oltre a combattere gli invasori russi e vincere la guerra: lo afferma su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform. "Non abbiamo altra alternativa che combattere. E vincere. Liberare la nostra terra e il nostro popolo. Perché gli occupanti vogliono tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli ucraini", ha scritto Zelensky.

13.18 Putin agli Usa: "Nessun 'poliziotto globalè può fermarci"
Nessun "poliziotto globale" sarà in grado di fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente, ha detto il presidente russo.

Ore 12.39 Kiev: situazione 'molto difficile, servono armi più potenti'
La situazione sul campo "è molto difficile", per far fronte all'offensiva russa le forze ucraine hanno un "disperato bisogno di armi in grado di colpire il nemico a distanze maggiori": lo ha scritto su Telegram il comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhnyi,

Ore 12.30 Ucraina: Metsola, sulle sanzioni difficile mantenere l'unità
"L'unità europea è stata notevole e questo dovrebbe essere anche il piano per il futuro", ma "più andremo avanti nelle sanzioni (alla Russia, ndr), più sarà difficile, poiché ci sono realtà diverse nei diversi Paesi" membri. Lo ha detto all'AGI la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Ore 11.58 Scholz, non possiamo permettere a Putin di vincere e non vincerà
Putin "finora non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi strategici e uno di questi, quello di occupare tutta l'Ucraina, è più lontano che mai", ha aggiunto Scholz. "Una grande potenza nucleare si sta comportando come se avesse il diritto di ridisegnare i confini" e "Putin vuole un ritorno a un ordine mondiale in cui la forza detta cosa sia il diritto, in cui libertà, determinazione e sovranità non sono per tutti", ha proseguito il cancelliere tedesco, ricordando che "per la prima volta la Germania sta fornendo armi a una zona di guerra, comprese armi pesanti", ma "non faremo niente che renda la Nato parte del conflitto", ha assicurato. 

Ore 11.40 Ritrovata la barca ucraina sottratta dai russi
Una delle barche di artiglieria blindate della Marina delle Forze armate ucraine, catturata dagli occupanti a Berdyansk all'inizio dell'invasione, è stata trovata vicino all'isola Zmiiny, cosiddetta dei Serpenti. È molto probabile che il nemico la utilizzerà provocatoriamente, anche sotto bandiera Ucraina, anche in bombardamenti di navi di civili straniere e forse di zone costiere dell’Ucraina e di altri stati della Regione del Mar Nero. Così si legge sulla pagina Facebook del Comando militare operativo sud. 

Ore 11.10 Corte Suprema russa rinvia l’udienza per la definizione di Azov come terroristi 
La Corte Suprema russa ha rinviato al 29 giugno l’udienza sulla richiesta della Procura Generale per la designazione dell’unità paramilitare nazionalista ucraina Azov come rete terroristica e il divieto di attività in Russia. Lo riferisce l’agenzia russa Interfax.

Ore 10.30 Sindaco Kiev: "Guerra dei russi non si fermerà al confine"
"Noi siamo un puzzle importante" per le mire colonialistiche della Russia. "Mosca non accetta che vogliamo far parte dell'Europa, vuole occupare l'Ucraina e credo che il suo obiettivo non si fermerà al confine". Lo ha detto il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, nel suo intervento al forum economico mondiale di Davos. "Non stiamo difendendo solo l'Ucraina, ma tutti voi perché abbiamo gli stessi valori", ha ribadito Klitschko. "Questa è la più grande guerra in Europa dal secondo conflitto mondiale e dobbiamo fermarla", ha aggiunto.

Ore 10.10 Kiev: la Russia ha rapito 230mila bambini ucraini
Le forze russe hanno rapito almeno 230mila bambini ucraini dall’inizio dell’invasione del Paese il 24 febbraio scorso: lo ha detto il Consigliere della missione permanente ucraina presso l’Onu, Sergiy Dvornyk

Ore 10.05 Il Mar d'Azov è "perduto per sempre",  per l'Ucraina
Il vice primo ministro del governo della Crimea, Georgy Muradov, ha annunciato questa mattina che "il mar d'Azov è perduto per sempre, per l'Ucraina. I porti delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson non saranno mai più ucraini. E sono sicuro che dopo la riunificazione delle nostre regioni con la Russia, il Mar d'Azov tornerà ad essere, come prima, esclusivamente un mare interno della Federazione Russa".

 

Ore 09.38 Pesanti perdite tra le forze di elite russe
Il bollettino quotidiano dell'intelligence britannica spiega il livello di stress dell'esercito russo (sul quale Londra si concentra ben più di quanto faccia con le forze di Kiev). Secondo Londra, "l’esercito russo sta registrando perdite significative in molte delle sue unità d’élite, e le forze aviotrasportate sono state pesantemente coinvolte in diverse operazioni fallimentari dall’inizio dell’invasione".

08.27 Media, Paesi Nato non daranno carri armati o caccia a Kiev
I Paesi membri della Nato avrebbero deciso di non fornire alcuni tipi di armi all'Ucraina, come i carri armanti e i caccia, nel timore che Mosca possa vedere questi aiuti militari come una dichiarazione di guerra e adottare misure di rappresaglia: lo riporta l'agenzia di stampa tedesca Dpa citando fonti dell'Alleanza, secondo quanto riferisce il quotidiano Die Zeit.

Ore 7.30 Kiev: Mosca bombarda più di 40 città nel Donbas
L'esercito russo ha bombardato più di 40 città nella regione orientale del Donbas in Ucraina, ha detto l'esercito ucraino, minacciando di chiudere l'ultima via di fuga principale per i civili intrappolati durante invasione.

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