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La Russia pronta a unirsi a un altro Stato: svelato il "piano annessione" di Putin

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La Russia potrebbe allargarsi. No, questa volta non c'entra l'Ucraina ma la Bielorussia. I cittadini del Paese governato da Alexander Lukashenko potrebbero essere sottoposti a breve a un referendum sull'annessione. Il voto, stando alle indiscrezioni, avrà luogo in data 11 settembre e fa parte di un piano pensato proprio da Vladimir Putin. La storia dunque si ripete e vede la Bielorussia andare incontro alle stesse sorti della Crimea nel 2014. Ma non è tutto. A votare per entrare a far parte del governo di Mosca anche il Donbass, Kherson e l'Ossezia del Sud.

 

 

A rivelare i movimenti fonti "di alto livello" interne al Cremlino citate in un articolo di Meduza, sito di informazione indipendente sulla Russia (coi server a Riga). "È già in corso un'occupazione russa de facto", scrive il portavoce dell'opposizione bielorussa Franak Viacorka commentando la notizia. Il timore, come accadde in Crimea, è che referendum di questo tipo abbiano modalità ben poco trasparenti.

 

 

E se Ossezia del Sud e Donbass sono regioni filorusse di Stati sovrani, diverso è il caso di Minsk: la fusione implica una perdita di sovranità totale, maggiore anche di quella permessa dal "sì" dei bielorussi al referendum di febbraio. In quel caso il dittatore Lukashenko aveva chiesto il loro parere sull'ospitare le armi nucleari di Mosca. Intanto dal World Economic Forum in corso a Davos circola anche un'altra ipotesi: un "corridoio alimentare" per il grano. Quest'ultimo, bloccato nei porti ucraini, potrebbe passare dalla Bielorussia, che in cambio si vedrebbe sollevare la gravosa sanzione sul potassio. Un vero e proprio problema, visti i numerosi oppositori, che sostengono la necessità di non derogare alle sanzioni.

 

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