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Aerei, "piloti stremati e situazione drammatica": la verità nascosta negli scali, l'estate può finire in disgrazia

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Le condizioni negli aeroporti sono drammatiche. Gli scali europei, dall'Olanda al Regno Unito, sono in tilt con pesanti conseguenze per i passeggeri. E in vista dell'estate, la situazione potrebbe precipitare mettendo a rischio le nostre vacanze. Infatti, a causa della pandemia di Covid, per due anni gli aeroporti si sono svuotati, sia di personale sia di turisti. Ora che la situazione è tornata alla normalità, però, gli scali fanno fatica a trovare il personale, mancano quindi addetti alla sicurezza, alla gestione dei bagagli e personale di terra.

 

 

Problemi e disagi si sono registrati negli efficientissimi aeroporti di Schiphol ad Amsterdam, di Heathrow a Londra, di Dublino in Irlanda. Ma anche a Bruxelles e a Francoforte. Addirittura, riporta La Repubblica, il 30 maggio, "Klm ha ordinato a 40 velivoli, in teoria gremiti di passeggeri, di rientrare vuoti ad Amsterdam perché lo scalo non avrebbe retto l’onda d’urto degli arrivi".

Insomma, ad aprile, quando l'emergenza Covid è rientrata, il desiderio di viaggiare è esploso portando il traffico all’82%. Secondo Eurocontrol l’afflusso dei passeggeri nelle prossime settimane non farà che aumentare. La domanda di volo sarà intorno al 90% (rispetto sempre al 2019) già a giugno e luglio. Forse al 95 per cento.

 

 

C'è poi il dramma dei piloti, che sono stremati. Quelli della Delta hanno protestato negli Stati Uniti con cartelli con la scritta: "Più stanchi noi, meno sicuri voi". E poi come si fa a non pensare al comandante del volo Ita del 30 aprile, da New York a Roma, sospettato di essersi addormentato a bordo?

 

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