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Ucraina, la guerra in diretta. "Eliminati". Russia, l'impressionante strage di "mercenari portoghesi"

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La guerra in Ucraina non accenna a fermarsi. Dopo l'incontro tra Scholz, Draghi, Macron e Zelensky, il conflitto al momento non ha ancora trovato la strada per un negoziato. Intanto Kiev lancia l'allarme per un possibile attacco dalla Bielorussia. Il Paese guidato da Lukashenko è tra i principali alleati dello zar. La sua posizione strategica potrebbe portare a una mossa a tenaglia contro l'Ucraina per far desistere le sacche di resistenza che combattono a Est. Nella crisi si aggiunge un altro elemento, sarebbe sparito un terzo cittadino americano. Altri due nei giorni scorsi erano stati catturati dai russi.   

Ore 20.39: Kuleba, "cessate il fuoco è concetto pericoloso"
"Il cessate il fuoco è un concetto difficile e pericoloso. Se è come quello tra il 2012 e il 2022 la Russia non ha mai onorato i suoi obblighi e ha solo procrastinato la guerra. Bisogna essere cauti con questi cessate il fuoco, non è detto che sia il primo passo di un ritiro delle truppe russe e l'inizio di un negoziato serio. Non dobbiamo perdere tempo per convincere Putin al dialogo, ma pensare invece a come sconfiggere la Russia in Ucraina". Così a SkyTg24 il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba

Ore 20.28: Kuleba, "felici di accogliere il Papa in Ucraina"
"Saremmo felici di accogliere il Papa in Ucraina, anche se molti non sono di confessione cattolica. Il Papa porterebbe un messaggio spirituale e di pace" nel nostro paese. Lo ha affermato a SkyTg24 il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba

Ore 19.29: Scholz, "Le armi richieste da Kiev arriveranno  tempo"
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato che le armi tedesche richieste dall'Ucraina arriveranno "in tempo" per la battaglia nel Donbass. Scholz ha parlato in un'intervista esclusiva alla Dpa

Ore 18.42: Ministero della Difesa russo, "eliminati 19 mercenari portoghesi"
Diciannove mercenari portoghesi, che combattevano al fianco delle truppe ucraine, sono stati eliminati dall'Esercito russo. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, in un briefing. La Polonia è attualmente il Paese leader in termini di mercenari che sono arrivati in Ucraina, trovando lì la morte. Sono 1.831 le persone arrivate da questo Paese per aiutare le forze armate ucraine. Di queste, 378 persone sono state eliminate, mentre 272 mercenari hanno già lasciato l'Ucraina. Segue la Romania, da dove sono arrivati 504 mercenari, di cui 102 sono morti, e altri 98 sono tornati in patria. Al terzo posto c'è il Regno Unito, da dove sono arrivate 422 persone, di cui 101 sono morte, e 95 hanno abbandonato l'Ucraina. In totale, 6.956 persone sono venute in Ucraina da altri Paesi per partecipare alle ostilità, di cui 1.956 sono state uccise e 1.779 hanno lasciato il Paese. Secondo Konashenkov, il flusso di mercenari stranieri verso l'Ucraina è cambiato nella direzione opposta, in quanto questi stanno lasciando in massa il territorio del Paese. 

Ore 18.15: Putin, "Pronti a ricostruire relazioni con tutti"
La Russia "è pronta a ricostruire le nostre relazioni con tutti" dopo l'operazione militare in Ucraina. "La garanzia della nostra sicurezza sono l'esercito e la marina russi". Lo ha detto il leader del Cremlino, Vladimir Putin, citando una celebre frase attribuita allo zar Alessandro III: "Sono solamente due gli alleati della Russia, il suo l'esercito e la sua flotta".

Ore 18.04: Boris Johnson, "Londra addestrerà migliaia di soldati"
Il Regno Unito intende guidare un programma di addestramento per migliaia di soldati ucraini. Il piano "cambierà l'equazione di questa guerra", ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson mentre si trova a Kiev per una visita a sorpresa. Secondo i piani rivelati da Sky News, potrebbero essere addestrati fino a 10mila soldati ogni 120 giorni e aiutare l'Ucraina ad accelerare il dispiegamento, ricostruire le forze e aumentare la resistenza contro la Russia. Le truppe ucraine sarebbero addestrate al di fuori del paese, se l'offerta fosse accettata dall'Ucraina. "Due mesi dopo la mia ultima visita, la grinta, la determinazione e la resilienza ucraine sono più forti che mai e so che una determinazione indissolubile sopravviverà a lungo alle vane ambizioni del presidente Putin", ha affermato 

Ore 17.51: "Impianto Azot quasi completamente distrutta dai missili russi"
L'impianto chimico Azot di Severodonetsk è stato quasi completamente distrutto dai missili russi, rende noto il governatore di Luhansk Serhii Haidai, sottolineando il timore per le sorti dei civili intrappolati all'interno del complesso. "Nel perimetro della fabbrica non ci sono più edifici amministrativi intatti", ha scritto Haidai. 

Ore 17.36: Putin, "mai stati contrari all'adesione dell'Ucraina all'Ue"
"Non siamo mai stati contrari all'integrazione economica dell'Ucraina nell'Ue". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, nel giorno in cui la Commissione europea ha dato la raccomandazione di concedere a Kiev lo status di candidato membro Ue.

Ore 17.14: Putin, "Le nostre azioni in Donbass sono legittime"
La Russia, "in conformità, con la Carta delle Nazioni Unite, aveva tutto il diritto di riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche" del Donbass, Lugansk e Donetsk, e "fornire loro assistenza militare". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, parlando al Forum di San Pietroburgo. "Non abbandoneremo" le repubbliche del Donbass, ha poi aggiunto.

Ore 16.55: Poroshenko, "Ucraina mai più nella sfera d'influenza russa"
"La decisione della Commissione Europea è una decisione simbolica che ha dimostrato che è finita la politica della sfera di influenza russa. Noi non saremo mai più nella sfera di influenza russa, nel loro pensiero folle. Ora siamo proiettati verso la famiglia europea". A dirlo è l'ex presidente ucraino Petro Poroshenko, intervistato da Sky TG24 in merito al parere favorevole della Commissione Ue alla candidatura dell'Ucraina in Europa. "Vorrei usare questa opportunità - ha proseguito - per lanciare un appello a tutti i leader europei perché sostengano questa raccomandazione della Commissione Europea il 23 giugno in sede di Consiglio. Questo è vitale per l'Ucraina perché in questo caso ci sarebbe lo status di candidato il 23 giugno e poi ci sarebbe il summit della Nato e noi ci aspettiamo che si aprano per l'Ucraina anche le porte della Nato".

Ore 16.48: Putin, "Combattere è una tragedia, ma inevitabile"
Le operazioni militari "sono sempre una tragedia" ma quella lanciata dalla Russia in Ucraina "era necessaria". Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, parlando al Forum economico di San Pietroburgo. 
 

Ore 16.26 Crisi del grano, Putin apre al dialogo con l'Onu
Vladimir Putin ha affrontato anche la questione del grano nel suo intervento al Forum di San Pietroburgo. “La Russia accoglie con favore l’invito dell’Onu per il dialogo sulla sicurezza alimentare - ha dichiarato il presidente russo - Mosca non ostacola la fornitura di grano ucraino al mercato mondiale, non abbiamo minato i loro porti. L’opzione più triste è se Kiev fornisce grano in cambio di armi”.

Ore 15.53 Putin: "Ue ha perso sovranità economica e politica"
"L’Unione europea ha perso sovranità economica e politica e questo è vero soprattutto adesso che ha cercato di minacciare la nostra economia, ma così ha minacciato la propria economia". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin al Forum economico di San Pietroburgo, sostenendo che "la situazione attuale non è solo il risultato di queste sanzioni, dell’operazione militare speciale che la Russia ha intrapreso nel Donbass".

Ore 15.34 Putin: "Il tentativo di distruggere l’economia russa è fallito"
"L’Occidente mina intenzionalmente le fondamenta internazionali in nome delle loro illusioni geopolitiche", dice il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso al Forum economico di San Pietroburgo. "Il tentativo di distruggere l’economia russa è fallito", e ha continuato: "L’era dell’ordine mondiale unipolare è finita, nonostante tutti i tentativi di conservarlo con qualsiasi mezzo" e sottolinea che gli Usa sono attenti solo ai loro interessi.

14.50 Mosca su candidatura Ucraina nell'Ue: "Solo false promesse"
Le promesse di accettare l'Ucraina nell'Ue sono "false" e non portano a nulla di buono. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando le raccomandazioni della Commissione Ue di dare lo status di candidato a Kiev. "Vediamo come da molti anni la comunità occidentale manipola la storia di un qualche tipo di coinvolgimento dell'Ucraina nelle loro strutture d'integrazione, mentre l'Ucraina, purtroppo, peggiora sempre di più", ha detto ai giornalisti la portavoce. Secondo Zakharova "nonostante le promesse stiano diventando sempre più dolci e allettanti, per qualche motivo, l'Ucraina non ha un futuro luminoso". "Perchè succede questo? Probabilmente perchè" quello della Ue è "un messaggio così falso, che in pratica non ha nulla di buono sotto", ha concluso.

 

Ore 14.05 Medvedev: "Ucraini pronti a morire per Ue? Bruxelles li prepara. Von der Leyen specialista del parto..."
"Gli ucraini sono pronti a morire per la prospettiva europea, dice la presidente dell'Ue, che è anche una specialista del parto (Ha sette figli, ndr). A quanto pare, è a questo che li stanno preparando i gentili custodi dell'Ue". Lo ha scritto su Twitter l'ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev.

Ore 13.05 Commissione: per Georgia prospettiva Ue ma non ancora candidatura
"La Georgia condivide le stesse aspirazioni e le stesse potenzialità di Ucraina e Moldavia. La sua domanda ha punti di forza, in particolare l'orientamento al mercato della sua economia, con un forte settore privato. Per avere successo, tuttavia, il Paese deve ora unirsi politicamente per disegnare un percorso chiaro verso le riforme strutturali e l'Unione europea". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa. "Un percorso che traccia concretamente le riforme necessarie, coinvolge la società civile e beneficia di un ampio sostegno politico. Questo è il motivo per cui raccomandiamo al Consiglio di concedere la prospettiva europea, ma di tornare e valutare come la Georgia soddisfi una serie di condizioni prima di concederle lo status di candidato", ha aggiunto.

 

Ore 12.35 Dalla Commissione Ue il via libera allo status di candidato per Ucraina e Moldavia
Via libera allo status di candidato Ue per Ucraina e Moldavia. La Commissione Ue ha infatti approvato il parere positivo, destinato al Consiglio europeo su questi due paesi. Lo ha annunciato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, durante la conferenza stampa al termine del Collegio. 

Ore 12.14 Von der Leyen, per l'ingresso in Europa resta tanto lavoro da fare 
Molto è stato fatto ma molto lavoro resta ancora da fare per l'ingresso dell'Ucraina in Europa. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Ad esempio sulla stato di diritto, la giustizia, la lotta alla corruzione e la rimozione del potere degli oligarchi sull'economia", ha sottolineato. 

Ore 11.28 Onu: "Situazione umanitaria allarmante nell'Est del Paese"
L'Onu lancia l'allarme sulla situazione umanitaria nella parte orientale dell'Ucraina: "La situazione umanitaria in tutta l'Ucraina, in particolare nel Donbass, è estremamente allarmante e continua a deteriorarsi rapidamente", ha affermato in una nota l'Ocha, l'agenzia umanitaria delle Nazioni Unite. La situazione è "particolarmente preoccupante" a Severodonetsk e dintorni, ultima sacca della resistenza ucraina nella regione di Luhansk, quasi interamente sotto il controllo russo. È "ridotto" l'accesso all'acqua potabile, al cibo, alle forniture elettriche, sottolinea l'agenzia, risultato in particolare "di combattimenti che continuano ad intensificarsi", "pesando fortemente sulla popolazione civile".

Ore 10.44 Macron: "Continuerò a dialogare con Putin"
"Continuerò a parlare con il leader russo Vladimir Putin e lo farò ogni volta si renderà utile". Lo ha affermato il presidente francese, Emmanuel Macron in un'intervista a BfmTV. "Le nostre discussioni con Putin sono sempre state al fine di trovare un cammino per la pace, non abbiamo mai negoziato al posto degli ucraini". Parlando dei suoi rapporti con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il capo dell'Eliseo ha aggiunto: "Sono sempre stati buoni nonostante le polemiche - ha detto - è il ruolo della Francia essere un intermediario e di mettere un limite".

 

Ore 10.30 Governatore Lugansk: "Evacuazione da Azot è impossibile"
"L'evacuazione dallo stabilimento Azot è impossibile. Uscire dallo stabilimento è pericoloso a causa del continuo fuoco e i combattimenti. Nel rifugio si trovano 568 persone di cui 38 bambini. Uscire dal rifugio è possibile solo con il cessate fuoco completo. La città di Severodonetsk non è bloccata". Lo ha scritto su Telegram il governatore di Luhansk Serhii Haidai.

Ore 9.28 Marina ucraina colpisce nel Mar Nero rimorchiatore russo
La marina ucraina ha colpito il rimorchiatore russo "Vasily Bekh" mentre trasportava munizioni, armi e personale della flotta del Mar Nero. Lo rende noto su Facebook il servizio stampa delle forze navali delle forze armate ucraine, precisando che il bersaglio è stato centrato mentre si dirigeva verso l'Isola dei Serpenti.


Ore 8.30 Leader autoproclamata Repubblica di Donetsk: "Ucraina cesserà di esistere"
"L'Ucraina è attualmente controllata dall'esterno, non prende nessuna decisione da sola, è un dato di fatto. E ultimamente non ha preso una sola decisione nell'interesse dei suoi cittadini e di ciò che resta del Paese". Lo ha detto alla Stampa Denis Pushilin, leader dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, secondo cui "la leadership ucraina non ha più punti di appoggio su cui fare affidamento. Negli ultimi otto anni è stata deindustrializzata, essenzialmente l'hanno ridotta a una fonte di materie prime. Per di più, tenendo conto delle sue azioni distruttive, dell'aggressione contro le repubbliche del Donbass e degli armamenti di cui potrebbe potenzialmente dotarsi, ovviamente la probabilità che l'Ucraina sopravviva è estremamente bassa".


Ore 8.05 Chi sono gli americani scomparsi
E' salito a tre il numero degli americani scomparsi in Ucraina.  Il soldato Alexander Drueke, 39 anni, e il marine Andy Tai Huynh, 27 anni, entrambi dello stato dell'Alabama, sono spariti vicino a Kharkiv il 9 giugno. Il terzo americano scomparso è un ex marine di nome Grady Kurpasi, sarebbe recato in Ucraina per fare volontariato con le forze armate di Kiev. Kurpasi è stato sentito l'ultima volta tra il 23 e il 24 aprile.

 

Ore 7.30 Ira della Chiesa ortodossa russa contro Londra
La Chiesa ortodossa russa ha definito "assurde" le sanzioni contro il suo leader, il patriarca Kirill, imposte dalla Gran Bretagna per il suo sostegno all'intervento militare di Mosca in Ucraina. "Si tratta di tentativi di intimidire il primate della Chiesa russa", è stato il messaggio del portavoce Vladimir Legoyda

Ore 6.55 Zelensky: "Prepararsi a eventuale attacco dalla Bielorussia"
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha incaricato le forze armate di verificare "la prontezza" alla difesa in quattro regioni dell'ovest dell'Ucraina in caso di invasione dal territorio della Bielorussia. Lo ha spiegato il segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa di Kiev, Oleksiy Danilov. "La questione della Bielorussia è stata discussa e sono stati valutati tutti i nostri corpi coinvolti, cosa sta succedendo lì, qual è lo stato dell'esercito bielorusso e quante truppe russe sono presenti", ha detto.

Ore 3.40 Sparito un terzo cittadino americano
Un terzo cittadino americano, il veterano dei Marine Grady Kurpasi, sarebbe spartito in Ucraina. Lo affermano funzionari dell'amministrazione Usa citati da Cnn. L'ultima volta che si sono avute sue notizie è stato fra il 23 e 24 aprile. Kurpasi ha servito 20 anni nei Marine e aveva deciso di andare volontario in Ucraina.

Ore 2.45 Foto dei due americani catturati con le mani legate
Spunta la prima foto dei due americani catturati in Ucraina. Lo scatto, di cui parla la Cnn, è stato postato su Telegram da un blogger russo e mostra i due con le mani apparentemente legate dietro alla schiena. Non ci sono al momento conferma da parte del Dipartimento di Stato.

Ore 1.12 Londra: "Russia ha già perso la guerra strategicamente"
La Russia ha già "strategicamente perso" la sua guerra con l'Ucraina, subendo pesanti perdite e rafforzando la Nato, ha affermato il capo di stato maggiore della difesa del Regno Unito in un'intervista pubblicata venerdì. "Questo è un terribile errore della Russia. La Russia non prenderà mai il controllo dell'Ucraina", ha affermato Tony Radakin, l'ufficiale militare di grado più alto del Paese. "La Russia ha già perso strategicamente. La Nato è più forte, Finlandia e Svezia stanno cercando di unirsi", ha detto.

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