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Iran, Alessia Piperno arrestata: "Vi prego aiutatemi a uscire da qui"

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"Sono stata arrestata a Teheran. Vi prego, aiutatemi". È questo l'appello lanciato da Alessia Piperno, trentenne romana, che domenica mattina dopo 4 giorni di silenzio è riuscita a mettersi in contatto con Alberto e Manuela, i suoi genitori. Come riporta ilMessaggero, la ragazza avrebbe chiesto più volte di poter fare una telefonata ma senza successo. Poi la chiamata con cui ha dato notizie alla famiglia: "Sto bene, ma qui ci sono persone che dicono di essere dentro da mesi e senza un motivo, temo di non uscire più, aiutatemi". Adesso i genitori sono in contatto con la Farnesina stanno cercando di capire come farla tornare in Italia.

 

La ragazza sarebbe stata arrestata mercoledì mattina nel giorno del suo compleanno: "Era contenta, stava aspettando che i suoi amici uscissero dalle loro camere in ostello per andare tutti insieme a festeggiare con un pic nic, dove avrebbe passato la giornata con un amico francese, un polacco e una ragazza iraniana", ha raccontato il padre, come riporta ilCorriere. I genitori avevano condiviso un appello sui social, poi rimosso: "Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato. Erano 4 giorni che non avevamo sue notizie, dal giorno del suo 30 compleanno, il 28 settembre. Anche il suo ultimo accesso al cellulare riporta quella data. Stamattina arriva una chiamata. Era lei che piangendo ci avvisava che era in prigione. A Teheran. In Iran. Era stata arrestata dalla polizia insieme a dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto. Ci siamo subito mossi con la Farnesina, abbiamo chiamato l’ Ambasciata italiana a Teheran. Ma ancora non sappiamo niente, neanche il motivo della reclusione. Ci dicono che si stanno muovendo…. E noi genitori, e il fratello David, non riusciamo a stare con le mani in mano. Non si può stare fermi quando un figlio ti dice “ vi prego, aiutatemi “ …. Non sono un postatore di foto e non uso quasi mai social ma oggi non ho potuto farne a meno…. Voglio che si sappia e che questa notizia raggiunga più persone possibili, magari arrivare a quella giusta che può aiutarci".

 

Sempre il padre ha raccontato al Messaggero: "Nostra figlia è una ragazza spinta dall’amore per la conoscenza delle culture e dei popoli. La sua felicità è nel viaggiare. Se la sa cavare in tutte le situazioni, ma non è una spericolata. Anzi è sempre molto attenta e animata da un grande rigore morale. Non tocca alcolici o, peggio, droghe. Per questo, a maggior ragione, non sappiamo spiegarci che cosa possa essere successo". La ragazza una settimana fa, mentre infuriavano le proteste (e la dura repressione) per la morte di Masha Amini e di Hadith Najafi, scriveva citando Bella Ciao: "Non riesco ad andarmene da qui, ora più che mai. Stanno manifestando per la loro libertà".

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