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Russia, blitz dei caccia davanti all'Italia: portaerei Bush in allarme

Velez è l’ammiraglio della Marina statunitense, nonché comandante della portaerei Bush che in questi giorni si trova a riposo nel Golfo di Napoli. Ed è proprio Velez ad aver dato notizia delle attività “intense” nel Mediterraneo e di alcuni incontri ravvicinati con i russi, avvenuti in Adriatico e Jonio nel corso degli ultimi mesi.

 

 

“Abbiamo incontrato unità militari russe - ha svelato - recentemente in acque internazionali e nello spazio aereo del mare Adriatico. A volte ci siamo scambiati messaggi di saluto, altre volte loro sono rimasti indifferenti. In un caso un’unità russa non si è comportata in modo professionale”. Velez non ha voluto aggiungere ulteriori dettagli, ma Repubblica ha ricostruito l’incidente, che dovrebbe risalire all’ultima settimana di ottobre e che ha suscitato una certa preoccupazione da parte dei vertici della Nato. In quel periodo la portaerei americana era sotto il comando diretto dell’Alleanza atletica per l’esercitazione Neptune Strike e l’episodio con un’unità russa sarebbe avvenuto proprio nei giorni in cui il segretario Stoltenberg era in visita all’ammiraglia della VI Flotta Usa, ormeggiata a Trieste.

 

 

Nelle ultime ore si è verificato un altro episodio che ha aumentato la tensione: l’Akademik Ioffe, un battello per ricerche oceanografiche, ha varcato lo stretto di Gibilterra. Per Mosca la sua navigazione ha esclusivamente finalità scientifiche, ma i servizi segreti occidentali non sono convinti di ciò: il timore che gli strumenti a disposizione della nave speciale russa possano essere impiegati per esaminare i fondali più profondi e realizzare la mappa dei cavi e delle condotte sottomarine.