Il caso

Usa, "sì ai sacrifici di animali": la città che si piega all'Islam

Un tempo c'erano tedeschi e polacchi. Erano loro, negli anni Venti del Novecento, a lavorare nello stabilimento auto della Dodge aperto nel 1914 ad Hamtramck, alle porte di Detroit. Un secolo più tardi, la cittadina del Michigan si è trasformata in un feudo musulmano, vantando il record di essere la sola città in tutti gli Stati Uniti in cui la maggioranza degli abitanti (28mila circa) è di fede islamica (di origini per lo più yemenite, pachistane e del Bangladesh) e la sola ad avere un sindaco e un consiglio comunale a composizione interamente musulmana.

Dallo scorso 10 gennaio, a questi primati se ne è aggiunto un altro: il consiglio comunale (primo e unico, finora, negli Stati Uniti) ha infatti approvato, con una maggioranza di 4 voti a 2, l'esecuzione di sacrifici animali in occasione di alcune festività islamiche, come quella del Eid al-Adha (Festa del Sacrificio). Tutto era partito, la scorsa estate, da un apparentemente innocuo dibattito in municipio sul tema di come dare da mangiare ai gatti. Durante quel confronto, una parte del consiglio comunale aveva fatto mettere per iscritto un'ordinanza con cui si vietava l'uccisione di animali sul territorio cittadino. Ma una parte dei residenti musulmani aveva minacciato di fare causa al municipio citando una sentenza con cui 30 anni fa la Corte Suprema aveva proibito alle singole città di vietare i sacrifici animali eseguiti dai seguaci della Santeria.

 

 


 

 

SGOZZAMENTI

Altri residenti e alcuni difensori dei diritti degli animali avevano invece sostenuto la crudeltà dei sacrifici animali ed espresso preoccupazione per l'insorgere di problemi di carattere sanitario che questi avrebbero generato, dicendosi spaventati dall'ipotesi di assistere a sgozzamenti di capre e agnelli nei giardini sul retro di edifici residenziali. Il braccio di ferro è andato avanti per diverse settimane e ancora un mese fa il consiglio comunale aveva bocciato i sacrifici animali rituali con tre voti contrari a due.

Una maggioranza che si è ribaltata martedì scorso quando l'unica esponente del consiglio non di origini arabe (ma pure lei musulmana), Amanda Jaczkowski, che aveva votato no a dicembre, ha cambiato posizione votando a favore dei sacrifici. Il sindaco Amer Ghalib che ha poi portato a 4-2 il risultato definitivo della votazione. È stato lo stesso sindaco (il primo musulmano a ricoprire la carica ad Hamtramck dopo oltre un secolo di primi cittadini polacco-americani) a far notare come alcune comunità ebraiche in realtà già eseguissero sacrifici animali, incluso un gruppo di ebrei ortodossi che ogni anno raggiunge proprio la cittadina del Michigan in occasione dello Yom Kippur per sacrificare galline presso una locale macelleria halal i cui proprietari sono islamici.

 

 

 

Il primo cittadino ha aggiunto che vietare i sacrifici avrebbe sicuramente ingenerato cause legali contro la città per violazione dei diritti civili. Il procuratore cittadino, da parte sua, ha spiegato al Detroit Free Press che l'ordinanza è perfettamente legale e che bocciarla avrebbe portato la città in tribunale, esponendola a gravi perdite sul piano economico.

Il testo approvato martedì scorso specifica che «gli animali devono essere uccisi in un modo umano, attraverso strumenti meccanici o elettrici, oppure seguendo le pratiche kosher e halal in cui l'animale muore in seguito ad anemia cerebrale causata dalla rescissione simultanea e istantanea delle arterie carotidee eseguita attraverso uno strumento affilato» e che i residenti che eseguano sacrifici debbano «disporre di tutti i resti in conformità con quanto disposto dalla legge federale, statale e locale».

 

 

 

LA COMUNITÀ ESULTA
La decisione del consiglio comunale di Hamtramck ha ottenuto i complimenti del direttore per il Michigan del Consiglio per le relazioni americano-islamiche, Dawud Walid, per il quale «il voto ha bloccato coloro che volevano imporre un divieto ingiustificato ai cittadini musulmani che vogliono sinceramente praticare il loro credo religioso, anche in occasione del Eid al-Adha». Il consigliere Nayeem Choudhury ha aggiunto che «i nostri diritti di musulmani vengono prima di tutto». Ma questo lo sapevamo già.