Altro che mediazione

Russia, Xi in visita da Putin. "Di cosa discutono", un grave sospetto

Il presidente cinese Xi Jinping sarà impegnato in un viaggio in Russia dal 20 al 22 marzo prossimi. Lo riferisce in ministero degli Esteri cinese in una nota. A fornire un dettaglio forse decisivo sulla natura dell'incontro diplomatico è Mosca: la due-giorni del presidente cinese al Cremlino servirà a discutere "la cooperazione strategica" tra i due Paesi. Possibile, certo, che Xi e Vladimi Putin parlino di guerra in Ucraina, ma forse non nell'accezione della "mediazione" che potrebbe servire ad avvicinare i negoziati con Kiev e, se non la pace, almeno una tregua armata.

Anche perché dal fronte filo-ucraino aumentano diffidenza e sospetti nei confronti di Pechino. Secondo il quotidiano statunitense Politico, aziende cinesi, incluse alcune direttamente collegate al governo di quel Paese, avrebbero fornito a "entità russe" un migliaio di fucili d'assalto e altri equipaggiamenti utilizzabili a fini militari, inclusi giubbotti balistici e componenti per droni. Queste affermazioni arrivano sulla base di "dati commerciali e doganali" dell'aggregatore di informazioni doganali Import Genius.

Le forniture si sono verificate tra giugno e dicembre dello scorso anno. China North Industries Group Corporation Limited (Norinco), uno tra i maggiori conglomerati produttori di armamenti della Cina, ha inviato i fucili all'azienda russa Tekhkrim, che è in affari anche con lo Stato e le forze armate russe. Si tratterebbe di fucili CQ-A, prodotti dalla Cina sul modello dei fucili d'assalto statunitensi M-16 ma esportati come "fucili da caccia per uso civile". Entità russe avrebbero ricevuto anche 12 spedizioni di componenti per droni e 12 tonnellate di giubbotti balistici, che avrebbero raggiunto la Russia attraverso la Turchia e gli Emirati Arabi. I dati - spiega Politico - non dimostrano vere e proprie forniture militari della Cina a sostegno delle ostilità militari russe in Ucraina, ma rivelano che "la Cina fornisce ad aziende russe equipaggiamenti a doppio uso sinora non divulgati".