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Ucraina, "dove sventola la bandiera": al fronte sta cambiando tutto

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La bandiera ucraina è stata issata dai soldati sulla riva orientale del Dnipro nella regione di Kherson, sopra gli edifici dell’insediamento di Dachi, che ora è considerata una “zona grigia”. A renderlo noto è il giornalista ucraino Konstantin Ryzhenko, secondo cui l’innalzamento della bandiera è un segnale positivo sulla controffensiva di Kiev. Inutile però illudersi che gli ucraini possano fare molta strada: è chiaro che l’unica risoluzione del conflitto è legata alle vie diplomatiche. 

 

 

Per il momento a Kiev non hanno però nessuna intenzione di negoziare con Vladimir Putin, nonostante qualche timido segnale di apertura da parte di Volodymyr Zelensky. Intervenuto a Parigi, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha commentato la possibilità di aprire un dialogo con Mosca: “Per quanto riguarda le richieste di negoziati con Putin, chiunque chieda questo dovrebbe chiedere al signor Prigozhin, non a noi. Ha avuto un conflitto con Putin. Ha negoziato con successo con Putin, ha posto fine al conflitto, ha concordato garanzie di sicurezza e poi Putin lo ha ucciso”. 

 

 

“Non c’è motivo di credere che Putin si comporterà diversamente in qualsiasi altro negoziato”, ha aggiunto Kuleba. A proposito di Evgenij Prigozhin, un canale Telegram russo ha diffuso un video e alcune foto della tomba del capo della Wagner, che è stato sepolto in una cerimonia privata a San Pietroburgo. 

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