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Israele, il portavoce dell'esercito: "Chiunque arrivi da nord morirà"

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Israele serra i ranghi delle truppe e prepara la nuova fase di attacchi su Gaza per stanare i terroristi di Hamas e per cercare di recuperare gli ostaggi finiti nelle mani dei tagliagole. Le operazioni dell'esercito israeliano vanno avanti da parecchie ore ormai e si alternano tra raid aerei e incursioni sul campo. Hamas blocca le vie di fuga per i civili e nel gioco della propaganda si macchia di un nuovo orrore: impedire a chi non c'entra nulla con la furia assassina contro Israele di lasciare Gaza City sotto assedio.

Dopo un iniziale fase di sbandamento, l'esercito israeliano ha trovato la strada per mettere in atto un piano efficace in tre fasi per mettere sotto tiro i terroristi di Hamas. La battaglia per il momento si concentra a sud del Paese, al confine con Gaza, ma negli ultimi giorni Israele ha dovuto fare i conti con attacchi anche da Nord, dal Libano, dove Hezbollah provoca e fa sapere di essere pronto a un attacco "al momento opportuno".

 

 

Ed è per questo motivo che il portavoce dell'esercito israeliano ha voluto mettere le cose in chiaro nel corso di una conferenza stampa: "Hamas non controllerà Gaza né militarmente né politicamente", ha affermato Daniel Hagari, che assicura: "Il nostro esercito ha un grande potere nel nord. Chiunque attraversi il confine per entrare in territorio israeliano morirà. Ogni incidente è di piena responsabilità dello stato libanese e ne subirà le conseguenze". Dunque Israele avvisa i vicini libanesi che ad ogni azione ostile seguirà una risposta dura come sta già accadendo sul territorio di Gaza. 

 

 

 

 

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